Riceviamo da Piero Palozzi e Sergio Caci e pubblichiamo
Si tende oggi sempre di più a limitare uno sport, un hobby, che fino a qualche anno fa era liberamente praticabile. Una passione che si tramanda da padre in figlio, da nonno a nipote che evidentemente non tutti possono capire!
Calare un amo in acqua, oggi costituisce un rischio, un innocuo gesto che può essere pagato a caro prezzo. Chi non ha niente da perdere può permettersi il lusso di continuare a pescare, mentre le persone di sani principi e semplici valori restano a casa.
Piero Palozzi del dipartimento innovazione e sviluppo di Forza Italia dichiara: “I pescatori non riescono più a districarsi dalla giungla di regolamenti esistenti, faticano a trovare un varco per l’accesso alle rive, molte acque sono diventate fognature a cielo aperto o condotte per scarichi industriali, in molti porti e nei moli vige il divieto di pesca. Inoltre, l’obbligo di munirsi di permessi e contropermessi dal costo non sempre accessibile a tutti, rende il pescatore una razza in via di estinzione e per questo sport sano ed innocuo, è segnata la fine.”
“Dobbiamo prendere in considerazione, partendo proprio da ciò che abbiamo di più vicino, di far ripartire uno dei più importanti moli di Italia – dice Sergio Caci – ill molo di Montalto di Castro”.
Qui infatti, vige ancora un’ordinanza, risultato di un sopralluogo effettuato da Guardia Costiera e Viglili del Fuoco, figlia della pericolosità della scogliera, ma che intendeva spronare il porpietario dei moli, ovvero la Regione Lazio, ad intervenire al ripristino in sicurezza in tempi brevi. Così facendo si sarebbe ottenuta la messa in sicurezza dei moli, cosa non da poco ed anche la ripartenza dell’attività di pesca sulla scogliera, che avrebbe reso felici molti utenti ed anche attività commerciali. Sono passati anni, ma la Regione Lazio fa orecchie da mercante e ci fa pensar male anche su come siano stati realizzati i moli, considerato che la scogliera continua a cedere e scendere verso l’acqua.
“Inoltre, chiederò al Governo di poter incidere profondamente sull’attuale legislazione per cercare di uscire dall’esagerata burocrazia esistente, altrimenti vedremo assottigliarsi il potenziale di mercato di quelle imprese che investono cuore e denaro per attrezzature da pesca sempre più ingegnose e valide – continua Piero Palozzi – Siamo indignati per la situazione di non ascolto delle istanze partite dal comune di Montalto di Castro e speriamo che anche la nuova amministrazione continui a sollecitare la Regione affinché intervenga nel più breve tempo possibile.” La pesca sportiva deve avere un futuro, le maglie della burocrazia la stanno distruggendo. Interveniamo.