Sottoporre all’attenzione del Commissariato di Tarquinia e del Comune della città etrusca “la situazione di degrado urbano e disturbo alla quiete pubblica provocata da decine di giovani che sono soliti radunarsi, soprattutto nelle ore notturne (a partire dalle 22.00 fino alle prime ore del mattino), in Piazza Belvedere”: è l’intento dei 31 cittadini tarquiniesi, esasperati, che hanno firmato un esposto inviato, nei giorni scorsi, alle autorità citate.
“Il disturbo provocato dai predetti assembramenti, – recita il testo – costituiti anche da cinquanta/sessanta persone, è tale da influire negativamente sulla qualità della vita dei residenti, costretti a subire rumori molesti costituiti da urla, schiamazzi e imprecazioni di ogni genere, tanto da tenere chiuse le finestre anche in piena estate”.
“Tali soggetti, per lo più adolescenti, sono soliti radunarsi sugli scalini della chiesa di Sant’Antonio Abate, sulle panchine installate lungo la piazza e il belvedere. Si segnala inoltre, una particolare affluenza di giovani, fin dalle prime ore del pomeriggio, all’angolo sito tra il civico 16 e il civico 18 di Piazza Belvedere, scarsamente illuminato. Oltre al disturbo acustico provocato da urla e bestemmie, tali soggetti sono autori di atti vandalici (imbrattamento di muri e panchine con scritte e disegni, abbandono a terra e sugli scalini della chiesa di bottiglie e rifiuti di ogni genere) e, in molte occasioni, arrivano addirittura ad orinare addosso ai muri”.
“Nel corso degli ultimi mesi – concludono i firmatari – i residenti hanno più volte richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, intervenute sul posto in una sola occasione, quando la folla si era già dispersa”.