Riceviamo dalla Guardia Costiera e pubblichiamo
Sicurezza e salvaguardia della vita umana in mare sono state le parole d’ordine che hanno caratterizzato la tradizionale operazione estiva della Guardia Costiera, conclusasi lo scorso 18 settembre, che anche quest’anno ha accompagnato utenti e fruitori delle spiagge e degli specchi acquei del Lazio lungo gli oltre 370 Km di costa e gli 11.500 metri quadrati di mare ricadenti nella giurisdizione della Direzione Marittima di Civitavecchia, che si estende da Montalto di Castro a Minturno, isole Pontine incluse.
Avviata il 18 giugno, l’operazione ha visto schierate le pattuglie terrestri ed i mezzi navali dei Compartimenti Marittimi di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta e dei 17 Uffici marittimi dislocati sul territorio regionale in uno scenario caratterizzato da un significativo incremento delle presenze lungo le coste, dopo due anni di difficoltà dovute all’emergenza pandemica.
Al termine dell’operazione, nel corso della quale sono stati effettuati più di 11.200 controlli, sebbene sia stato privilegiato un approccio di natura preventiva piuttosto che repressiva, sono state comminate 703 sanzioni amministrative e redatte 13 informative di reato alle competenti Autorità Giudiziarie.
In tale ambito, 1.351 verifiche condotte lungo il litorale hanno permesso di restituire alla libera fruizione circa 5.000 metri quadri di aree demaniali marittime e specchi acquei, caratterizzati dal fenomeno dell’illegale preposizionamento di attrezzature balneari da parte di soggetti privi di autorizzazione.
Per quanto attiene le attività di salvaguardia della vita umana in mare, 42 sono state le unità che hanno richiesto il soccorso dei mezzi navali della Guardia Costiera e 123 le persone complessivamente tratte in salvo.
“È stata un’estate di intenso ed ininterrotto impegno per garantire a tutti i fruitori, lungo i circa 400 Km di costa del litorale laziale, la sicurezza in mare e sulle spiagge – sottolinea il Contrammiraglio Filippo MARINI, Direttore Marittimo di Civitavecchia. L’attività operativa, unita a quella di informazione e prevenzione, ha giocato un ruolo chiave nell’accrescere la sicurezza, come dimostra la diminuzione, rispetto agli anni passati, dei nostri interventi di soccorso e degli incidenti in mare”.