Riceviamo da una lettrice e pubblichiamo
Buon pomeriggio,
ho finito ora di leggere la lettera aperta di una residente al centro storico come me, quindi prima di proseguire, inizio col privare l’Amministrazione Comunale corrente, ma anche le precedenti, della solita, pronta, nonché stereotipata risposta che recita più o meno così: “Quelli del centro storico non vogliono i turisti”.
Falso: io, come tutti i residenti del centro storico, amo Tarquinia e la vorrei sempre piena di turisti, linfa vitale per il nostro commercio.
Sulle modalità con cui si pensa di ottenere questa partecipazione, nutro, anzi nutriamo, qualche riserva.
Intrattenimento musicale a parte (ne parlerò dopo), faccio presente che veniamo privati dei parcheggi anche 10 giorni prima dell’inizio delle manifestazioni, ma sopportiamo; spesso dobbiamo lasciare le nostre autovetture fuori dalle mura pagando, ma sopportiamo; regolarmente facciamo lo slalom tra strade chiuse e cartelli di divieto di sosta spuntati come funghi nottetempo, ma sopportiamo; per tutta l’estate udiamo urla, schiamazzi, applausi incomprensibili e karaoke fai da te in piena notte, ma sopportiamo; in aggiunta a tutto ciò, veniamo anche regolarmente svegliati alle 5 del mattino dai solerti netturbini, ma sopportiamo; siamo costretti a dormire a finestre chiuse d’estate (al centro storico non tutti possono dotarsi di aria condizionata, nel rispetto delle norme del decoro cittadino), ma sopportiamo.
Quando a tutto questo si aggiunge l’intrattenimento musicale selvaggio, a base di un numero di decibel da sanzione (e non è detto che prima o poi, esasperato, qualche cittadino non paghi un tecnico per un rilevamento) protratto per 5/6 giorni consecutivamente, in ogni angolo del centro storico, giustamente aggiungo io, i cittadini iniziano a lamentarsi. Non dimentichiamo poi che chiunque, in qualsiasi momento, può dotarsi di due amplificatori modello concerto hard rock e “allietare” le nostre serate, anche notti a volta, senza alcun problema, considerato anche che la nostra Polizia Municipale dopo le 20.00 non è più in servizio (persino durante una manifestazione come il Divino Etrusco).
Le soluzioni alle quali pensano i cittadini sono molte, ma posso garantire che nessuna di esse tiene conto di un ipotetico silenziamento della musica nel centro storico, basterebbe solo un po’ di buonsenso, merce rara di questi tempi.
In generale sarebbe sufficiente stabilire delle regole, magari concordate con un comitato di cittadini, e farle poi rispettare. Gli amanti della disco music se ne faranno una ragione e andranno in discoteca invece che nei vicoli del nostro centro storico.
Mi permetto di far notare a tutti, Amministrazione Comunale in primis, che l’abbandono di un centro storico da parte dei residenti, depaupera la città, di certo non la arricchisce. Nella speranza che per la prossima estate, chi è deputato ad organizzare e gestire la cosa pubblica, usi un pizzico di umiltà e una buona dose di capacità di ascolto della cittadinanza, auguro a tutti buona vita.
Lettera firmata