Riceviamo e pubblichiamo
Ha toccato anche Tarquinia il tour elettorale di Italia Sovrana e Popolare, l’aggregazione di quindici sigle “anti-sistema” sotto lo slogan “Torniamo alla Costituzione”. A intervenire nella manifestazione, svoltasi venerdì sera al monumento di Mazzini, il candidato locale nel collegio uninominale al Senato, Andrea Alquati, e la professoressa Giovanna Colone, candidata a Palazzo Chigi del nuovo soggetto politico.
Insegnante sospesa per aver rifiutato l’obbligo vaccinale, la Colone si è soffermata sulle violazioni dei diritti individuali nel biennio pandemico, da attribuire a una perenne logica emergenziale in cui l’Italia vivrebbe ora per un motivo ora per un altro da diversi anni e che verrebbe utilizzata per chiedere ai cittadini di tollerare misure lacrime e sangue, come quelle che si profilano nell’inverno “più difficile del dopoguerra”.
Alquati ha invece preso spunto dalla tragica notizia del giorno, l’alluvione nelle Marche, per sottolineare come da decenni l’abbandono del territorio sia uno dei sintomi di un generale regresso dell’intervento pubblico nell’economia, presentato come qualcosa di positivo, ma in realtà assolutamente deleterio: “per quarant’anni ci hanno convinto che ciò che era male era bene e che ciò che era bene era male” ha sintetizzato.
Italia Sovrana e Popolare si pone infatti in una posizione estremamente critica tanto verso l’Unione Europea e le politiche da essa ispirate, quanto verso la gestione pandemica e la posizione sulla crisi ucraina dei Governi italiani. Forze principali che hanno dato vita alla lista sono il Partito Comunista di Marco Rizzo, Ancora Italia di Francesco Toscano, Riconquistare l’Italia di Stefano D’Andrea ed Azione Civile di Antonio Ingroia.