Mercoledì 14 settembre altro momento chiave nella vicenda che processualmente ricostruisce i momenti che hanno portato alla prematura morte di Edoardo Costa, giovane tarquiniese deceduto il 26 aprile 2016 all’età di appena 18 anni a seguito di un arresto cardiaco.
È in programma per quel giorno, infatti, una nuova udienza nell’ambito del processo scattato il 15 novembre dello scorso anno per far luce su quanto ha portato alla morte del ragazzo. Dopo l’accoglimento, da parte del giudice del tribunale di Civitavecchia, Francesco Filocamo, della richiesta di rinvio a giudizio, da parte del Pubblico Ministero dottoressa Martina Frattin, dei due medici che avevano in cura Edoardo presso la UOC di Aritmologia dell’Ospedale Bambino Gesù, sono già stati ascoltati i genitori del ragazzo, Cristina e Carmelo. Ora sarà la volta dei medici, che diranno la loro in questa fase in cui si cerca di fare chiarezza sia su quanto accaduto a Edoardo, sia su quanto accaduto in seguito, con la sopravvenuta assenza di alcuni importanti elementi di prova.
La vicenda di Edoardo colpì profondamente Tarquinia, città subito strettasi ai due genitori colpiti dal dolore di una scomparsa improvvisa che i tanti che volevamo bene e stimavano Edoardo tutt’ora faticano ad accettare.