Riceviamo dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale e pubblichiamo
A poche settimane dalla conclusione degli scavi della British School at Rome il 24 giugno scorso, il sito di Santa Maria di Falleri – l’antica Falerii Novi presso Fabrica di Roma (VT) – ha restituito a sorpresa una nuova testimonianza dell’antica città romana.
Proprio accanto alle mura della città, che sono il segno più suggestivo e spettacolare di Falerii nel paesaggio della campagna di Fabrica di Roma, per questo sottoposte a vincolo di tutela, è stata recuperata una statua di marmo mutila raffigurante un personaggio maschile in nudità eroica, di proporzioni a metà del vero (restano circa due terzi dei 90 cm originari, pari a tre piedi romani).
Della figura rimangono il torso e la parte superiore delle gambe al di sopra del ginocchio, mentre mancano interamente la testa e le braccia. Anche così ridotta, però, è possibile riconoscere una copia romana di un originale greco di stile prassitelico, forse un Hermes, dalla posa sinuosa e dalla muscolatura possente, ma morbida e rilassata. A una prima stima, la datazione si pone nel I secolo d.C. o al massimo agli inizi del II.
L’opera, recuperata e consegnata alla Polizia Locale dal titolare dell’azienda agricola, è stata messa al sicuro e sarà presto oggetto di studio e valorizzazione nell’ambito della collaborazione tra la Soprintendenza e il Comune di Fabrica di Roma. La nuova stagione di ricerche e promozione del sito di Santa Maria di Falleri si apre così sotto i migliori auspici e non mancherà di portare ulteriori sorprese all’attenzione del pubblico.