Riceviamo dal Comune di Vitorchiano e pubblichiamo
Il Comune di Vitorchiano ha avviato il processo di rimodulazione e adeguamento delle tariffe del servizio idrico, in ottemperanza alle norme nazionali sull’obbligo di procedere alla convergenza tariffaria, come anche stabilito da ARERA (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) nella delibera numero 580/2019 e chiarito nell’atto di orientamento numero 96 dell’EGATO 1 Lazio Nord (Enti di governo dell’ambito territoriale ottimale). Un atto dovuto per legge che permetterà sia di rendere uniforme nel territorio dell’ATO (Ambito territoriale ottimale, nel caso di Vitorchiano corrisponde pressoché con la provincia di Viterbo) il rapporto tra costo del servizio e sua qualità ed efficienza, sia di dare il giusto valore al servizio stesso sulla base del reale uso che se ne fa.
Tale rimodulazione tariffaria terrà quindi conto, nelle nuove linee guida e modalità di calcolo nonché in alcuni nuovi elementi tra cui le utenze domestiche residenziali, di vari punti: la necessità di eseguire investimenti continui sulle reti vetuste per il mantenimento in efficienza della rete; i reali costi per la gestione dei servizi di depurazione e ai correlati costi energetici; i reali costi di gestione delle fognature; la necessità di nuovi e continui investimenti per nuove fonti adduzione, distribuzione e trattamento acque reflue. Inoltre entreranno in gioco anche particolari oneri di perequazione, sempre deliberati da ARERA, quali ad esempio i contributi di mutualità del servizio con fondi destinati alle comunità colpite da eventi sismici e i contributi di mutualità del servizio con fondi destinati a sostenere le utenze beneficiarie dei fondi di sostegno governativo (bonus sociale idrico).
“Tutto ciò – precisa l’assessore al bilancio Ester Ielmoni – non impatterà sulle bollette che verranno recapitate in questo 2022, in quanto le stesse si riferiranno ai consumi 2021 e saranno quindi calcolate con le tariffe già approvate per l’anno di competenza. L’obiettivo, per il futuro, è ovviamente quello di adeguarsi alle norme continuando a offrire un servizio efficiente, mantenendone la competenza esclusivamente comunale. Sarà nostra cura tornare periodicamente sul tema per i necessari e opportuni aggiornamenti”.
“Si tratta di un processo analogo – aggiunge il sindaco Ruggero Grassotti – a quanto già fatto negli anni scorsi dal nostro Comune per calcolare e riparametrare tariffe e bollette del servizio di pulizia, raccolta e smaltimento rifiuti (utenza TARI) e riepilogato nel relativo PEF (Piano economico finanziario) annualmente discusso e approvato in consiglio comunale. Nel caso del PEF rifiuti, la rimodulazione delle tariffe portata avanti negli ultimi tre anni e il suo adeguamento alle norme e linee guida di ARERA ha comunque portato ad un costo medio stabile o in leggero calo”.