Riceviamo dall’IIS V. Cardarelli di Tarquinia e pubblichiamo
Su otto studenti finalisti tre premiati per il concorso letterario provinciale “Di Necessità Virtù” sono del Vincenzo Cardarelli di Tarquinia. Daniela Bocci, Giulia Giorgini e Giorgia Dolce tra i premiati al concorso provinciale, le studentesse frequentano tutte il V anno del Liceo classico e non è la prima volta che si aggiudicano dei premi letterari.
La dirigente scolastica del Cardarelli Laura Piroli si congratula: “è veramente ammirevole vedere l’impegno che queste ragazze profondono nello studio curriculare come nelle attività extra scolastiche – riferisce entusiasta la Dirigente scolastica – non è la prima volta infatti che portano in alto il nome del Cardarelli. La loro partecipazione ai concorsi è sempre stata spontanea, dettata dall’entusiasmo per la letteratura. Le ringrazio perché è questa la scuola che vogliamo: non solo studio ma l’entusiasmo per ciò che si apprende e la voglia di partecipare attivamente alla vita sociale”.
Daniela Bocci proviene da Canino ed ha vinto il terzo premio: “Partecipo sempre ai concorsi amo scrivere – riferisce – questo concorso però non è stata solo l’occasione di mettere nero su bianco le nostre emozioni, ma anche per riflettere sul tema della parità di genere e di come possiamo sfruttare questa opportunità per creare un nuovo equilibrio all’interno della società”.
Giorgia Dolce proviene invece da Montalto di Castro: “Sono molto orgogliosa di aver partecipato a questo concorso letterario promosso dalla Provincia di Viterbo – riferisce – e ringrazio tutti i promotori del concorso che mi hanno offerto questa possibilità. È stata una sfida più che altro con me stessa, perché ho messo a nudo le mie emozione tramite i personaggi del racconto: un bambino , un adolescente, un adulto e il loro rapporto con questo periodo pandemico così difficile per tutti noi”.
Giulia Giorgini di Montalto di Castro: “è stata una bellissima esperienza, che mi ha fatto molto riflettere su tutti i cambiamenti che abbiamo dovuto affrontare a causa del Covid sia dal punto di vista familiare sia lavorativo. Questa esperienza di scrittura mi ha insegnato che parlare di qualcosa che ci spaventa rende ciò sicuramente meno terribile. Affrontare le proprie emozioni è difficile ma fa crescere”.