Riceviamo da Francesco Corniglia, consigliere comunale di Montalto di Castro, e pubblichiamo
Sono naturalmente contento che l’oasi di Vulci sia diventata monumento naturale. Un atto atteso da tempo, la delibera di Giunta Regionale che approva di istituire il Monumento Naturale di Vulci risale al 23 dicembre 2004, meglio tardi che mai verrebbe da dire. Un particolare ringraziamento ai rappresentanti regionali del M5s che hanno portato a termine questa ‘missione impossibile’.
Detto questo c’é però un aspetto quasi kafkiano nella vita del nostro fiume Fiora… a monte lo si inserisce in un monumento naturale… a valle (più precisamente alla foce) lo si cementifica costruendo un muro alto tre metri portando avanti un anacronistico progetto di messa in sicurezza. Il bello é che é sempre la Regione Lazio la protagonista che istitutisce da un lato il monumento naturale e dall’altro firma il progetto del muro. Mi chiedo come questo sia possibile in pochi chilometri di corso dello stesso fiume.
Il Fiora va tutelato, curato e difeso in tutta la sua lunghezza. Per questo chiedo ancora una volta alla Regione Lazio di ripensare al progetto di messa in sicurezza, allineandolo alle più recenti normative per la salvaguardia della natura e del paesaggio. Non si costruiscono muri di cemento alti tre metri, ci sono altre alternative. E in questo naturalmente chiedo l’appoggio dei rappresentanti del m5s regionale. Cambiare si può, anzi in questo caso si deve.