Riceviamo dal Comune di Civita Castellana e pubblichiamo
Due gli appuntamenti significativi durante l’ultimo consiglio comunale del 30 settembre 2021 per il comune di Civita Castellana. Il primo, in testa all’ordine del giorno, il conferimento della cittadinanza onoraria al Maestro Paternesi, artista di nota fama e di origini civitoniche, da tempo residente a Viterbo. A seguire, alla presenza del Vescovo, Sua Eccellenza Monsignor Romano Rossi, l’intitolazione del parco sito in località La Penna, al Beato Carlo Acutis. Due occasioni particolari di elevato spicco etico, culturale e simbolico. La prima per dare lustro ad un legame con un uomo, Alessio Paternesi, che ha portato in giro per il mondo, lungo il tempo della sua onorata carriera artistica, il nome di Civita Castellana, associandone l’immagine alla bellezza e alla grazia delle sue opere scultoree.
Il Sindaco Giampieri ha così motivato la consegna della pergamena attestante la cittadinanza conferita all’artista Paternesi: “Come riconoscimento ad alto valore simbolico alla persona illustre che egli rappresenta. Non dimentichiamo anche che, nell’ottobre del 2017, il Maestro ha anche donato una sua opera a questa città, la “Fontana delle acque vergini”, scultura realizzata in vitreous china – il materiale impiegato nell’industria locale – e installata nel giardino Baden Powell, adiacente il Forte Sangallo ad impreziosire il nostro centro storico”. L’artista, accompagnato dalla moglie Danka e dalla figlia Monica, nel ricevere la pergamena con l’attestato della cittadinanza onoraria appena ricevuta ha dichiarato emozionato “Le radici contano sempre e per sempre per tutte le persone. I profumi della terra d’infanzia restano per sempre con ciascuno di noi e non potremo mai dimenticarli. Perdonatemi se mi commuovo ma per me oggi salire le scale del Municipio per ricevere questo riconoscimento mi ha davvero fatto battere il cuore”.
La seconda occasione è stata invece la proclamazione dell’intitolazione del parco pubblico comunale sito in località “La Penna” al “Beato Carlo Acutis”, 15enne milanese morto per leucemia nell’anno 2006 che papa Francesco ha definito modello di “Santità giovanile” e che il 10 ottobre del 2020, ad Assisi, è stato proclamato Beato per i suoi meriti con il titolo di “il Patrono di Internet” per la sua passione per l’informatica. Il Sindaco è stato ben lieto di dedicare un luogo di aggregazione giovanile, come può essere un parco, a Carlo Acutis e ha dichiarato “La chiesa cattolica ha conferito il giusto riconoscimento a questo ragazzo, quale figura simbolo di fede e di speranza, manifestata nel breve periodo della sua vita, soprattutto nei confronti dei più giovani. Onorarne la memoria ci occorre doveroso. Essendo l’attuale periodo storico, contrassegnato dal secolarismo, dal relativismo e dalla perdita di valori, abbiamo quanto mai bisogno di figure come quella di Carlo Acutis che incarnino una testimonianza fatta di fede, soprattutto verso gli ultimi e gli emarginati.
Anche l’assessore Carlo Angeletti, dottore ed esperto di teologia, per l’intitolazione del parco al beato Acutis ha voluto fare un suo discorso, breve ma molto toccante e sentito, il cui incipit ha volontariamente ripreso una citazione che lo stesso Carlo Acutis amava prendere in prestito dal grande filosofo e psichiatra Carl Gustav Jung “Tutti nasciamo originali ma moriamo fotocopie”.
Le parole dell’assessore sono state poi coronate dalla conclusione del vescovo Rossi che, giunta come ad incorniciare ed impreziosire il valore simbolico dei conferimenti appena avvenuti, ha detto “Vorrei che questo fosse un momento utile. Non faccio i cosiddetti panegirici del Santo. Acutis era un ragazzo normale. Amava giocare, stare coi propri amici. È morto a quindici anni. La parola santità non deve apparire come un qualcosa di divisorio. Non è sinonimo di volti emaciati o di rinunce e stranezze o di diversità. Il significato della parola santità sta nel vivere la vita in pienezza, conoscendo le delusioni e facendo dei progetti”.