Riceviamo e pubblichiamo
Dopo 18 mesi di chiusura, l’Auditorium della Conciliazione si appresta a ripartire nella sua totalità – con un’articolata programmazione che si snoderà tra le sue diverse sale – e dal 23 settembre apre al pubblico un nuovo ambiente, la Sala dell’Arte: un avamposto artistico in dialogo con il contemporaneo, uno spazio, situato al secondo piano che, con affaccio sulla storica (e simbolica) Via della Conciliazione, si trasforma in luogo unico nel suo genere, dedicato alle punte di diamante della produzione di celebri artisti italiani e internazionali.
Una sala delle eccellenze, che debutta con una vocazione specifica e una mission chiara: proporsi come crocevia dell’arte contemporanea guardando alla città eterna.
Esempio di nuovo design, La Sala dell’Arte ospiterà – integrando i già rinnovati spazi espositivi di Visionarea – le opere principali, i master piece, delle mostre, sempre in dialogo con la città eterna, a volte con installazioni video, a volte con progetti site specific.
Un obiettivo, quello della Sala dell’Arte, che segue le orme stesse della nascita della via in cui sorge, ossia unire, conciliare, far incontrare e, contemporaneamente, risponde alla storica inclinazione dell’Auditorium stesso, progettato negli anni ’30 dall’architetto Marcello Piacentini in un momento storico di grande trasformazione della città.
Ospite dell’inaugurazione del 23 settembre, un’opera fotografica di Matteo Basilé dal titolo Parole di Pietra, tratta dalla sua serie Pietrasanta del 2016.
Accanto e insieme alla Sala dell’Arte, dal 23 settembre 2021, riapre anche lo storico Chorus Cafè, frequentatissimo da star americane di passaggio a Roma, nonché uno dei templi europei del Martini e uno dei Bond Bar del mondo, affidato al bartender Massimo d’Addezio e a un’altra firma capitolina: il noto chef Arcangelo Dandini.
Insieme a loro, al Chorus Cafè sarà presente un’altra eccellenza al femminile: Solomiya Grytsyshyn, da 7 anni resident bartender al Chorus Cafè di Massimo D’Addezio.
Nato come edificio destinato alle udienze papali, l’Auditorium della Conciliazione dal 1958 al 2003 è stata la sede stabile dell’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. La sua inaugurazione avvenne con un concerto diretto da Fernando Previtali, al pianoforte Arthur Rubinstein. Nella prima stagione fu possibile ascoltare concerti diretti da Sergiu Celibidache, Paul Hindemith, Peter Maag, Ildebrando Pizzetti. Nei suoi anni di attività l’Auditorium ha ospitato concerti diretti dai più grandi musicisti del secolo: Leonard Bernstein, Stravinsky, Karajan, Igor Markevitch, Aldo Ceccato, Giuseppe Sinopoli, Seiji Ozawa, Riccardo Muti, Myung-Whun Chung. Ingresso con Green Pass.