Riceviamo dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia e pubblichiamo
Giovedì 16 settembre alle ore 17:00, nella Sala delle feste di Palazzo Bruschi Falgari avrà luogo la conferenza a cura di Daniele Federico Maras, funzionario di zona della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, “La disciplina etrusca dell’osservazione del cielo”.
Le fonti antiche sono concordi nel presentare gli Etruschi come esperti dell’interpretazione della volontà degli dei, che i loro sacerdoti (gli aruspici) sapevano leggere nei fenomeni della natura. I prodigi si dividevano secondo la loro dottrina in terrestri, aerei e celesti.
Tra questi ultimi, oltre alla fondamentale interpretazione dei fulmini, anche l’osservazione del cielo aveva la sua parte, secondo una tradizione originale, basata sulla descrizione dei fenomeni quasi “scientifica” nel metodo, anche se non nella fase di interpretazione. Celebre ad esempio è la spiegazione da parte del più anziano degli aruspici dell’epoca, del significato della cometa apparsa in cielo dopo la morte di Giulio Cesare.
Una rapida carrellata sui metodi di osservazione del cielo nell’ambito della “Disciplina Etrusca” riserverà alcune sorprese sull’intreccio tra scienza e religione nella cultura antica.
Daniele Federico Maras, allievo di Giovanni Colonna, ha rivestito incarichi di docenza all’Università di Roma “La Sapienza” fino al 2017, ha ricevuto riconoscimenti e premi per la sua attività di ricerca in Etruscologia e Antichità italiche, è membro di svariati Istituti culturali, redattore dell’Accademia dei Lincei, curatore redazionale dell’Erma di Bretschneider, ha al suo attivo centinaia di pubblicazioni tra monografie, articoli su riviste scientifiche e curatele di volumi.
Ingresso Libero. E’ previsto un numero massimo di 30 partecipanti muniti di Green Pass. L’evento si svolge con il Comune di Tarquinia, sotto l’egida del MIC (Ministero della Cultura), della Regione Lazio, della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale, della Direzione Regionale Musei Lazio, nell’ambito del progetto “EtruSCO”, finalizzato alla valorizzazione e promozione culturale del sito UNESCO delle necropoli di Tarquinia e Cerveteri e dei rispettivi territori.