Riceviamo da Daniele Ricci del Comitato Raccolta Firme Referendum Giustizia Giusta e pubblichiamo
Il Comitato per la raccolta firme sul referendum sulla Giustizia, fa presente quanto di poco democratico sta accadendo a Canino.
Il nostro comitato per mezzo di Daniele Ricci aveva richiesto tramite Pec al Sindaco e al Comune di Canino la possibilità di porre un gazebo per la raccolta firme per il referendum sulla Giustizia, per i giorni martedì 17 e martedì 24 dalle ore 9.00 alle 13.00, in zona centrale, ma la di fuori dell’area di mercato, nel rispetto del Piano della sicurezza per il mercato e delle norme Anticovid, indicando due luoghi al di fuori della suddetta area, (Via d’Ischia o Viale Garibaldi) o altra area da individuare. Il Sindaco Novelli con pec del 16/8, notificata il 17 stesso ci indicava come unico luogo il parcheggio delle scuole medie in Via Tarquinia, zona assolutamente periferica e non transitata da persone, essendo ai margini del centro abitato. Pertanto venivamo invitati dai Vigili che ringraziamo per la professionalità, a posizionarci nel luogo indicato dal Sindaco, non potendo fare altrimenti.
A seguito di nostri post sui social in cui lamentavamo il trattamento e considerato che l’opinione pubblica era a nostro favore e considerato inoltre, che la raccolta di firme è un diritto Costituzionale; il Sindaco scriveva su facebook: ”Daniele Ricci…può mettere il Gazebo in ogni luogo, ogni giorno ad eccezione del martedì nell’area mercatale, per misure di sicurezza e Anticovid”.
Speranzosi, in data 20/08, presentiamo una nuova Pec in cui ai già menzionati luoghi aggiungevamo Piazza Valentini/Angolo Corso Matteotti, precisando che ci andava bene qualsiasi luogo per martedì 24, purchè centrale, comunque ribadevamo la disponibilità ad individuarlo insieme ai Vigili Urbani.
Oggi, 23/08, il Sindaco Novelli tramite Pec, contrariamente a quanto scritto su facebook, smentisce se stessa e ribadisce che lo spazio per la raccolta delle firme è nel parcheggio delle scuole (in questo periodo chiuse) in Via Tarquinia.
Da tutto ciò emerge un comportamento poco democratico e volto a non favorire se non a scoraggiare la raccolta delle firme per il Referendum sulla Giustizia, cosa ancor più grave poiché tale comportamento avviene dalla massima istituzione del territorio.
Nel rammaricarci per quanto sta avvenendo facciamo presente che fino a ieri non erano disponibili in Comune, i moduli per la raccolta delle firme, quindi, stavamo e stiamo dando un servizio che anzichè premiato viene penalizzato se non sembrerebbe ostacolato.
Daniele Ricci
Comitato Raccolta Firme Referendum Giustizia Giusta