Riceviamo da Assunta Olimpieri, docente I.C.S. Montalto di Castro, e pubblichiamo
Com’è ormai tradizione dell’Istituto Comprensivo di Montalto di Castro per le classi che concludono il percorso della primaria, anche gli alunni delle classi quinte si sono congedati ufficialmente dalla Scuola Primaria “A. Morelli” presentando un filmato, realizzato nell’ultimo periodo dell’anno scolastico, dal titolo: “Delle classi di tutto rispetto”. In tempi normali, lo spettacolo si sarebbe svolto dal vivo al teatro Lea Padovani, ma a causa della situazione pandemica che tutti conosciamo, abbiamo dovuto optare per un incontro in remoto al quale hanno partecipato il Dirigente Scolastico Grazia Olimpieri, i vice-presidi Marzia Viola e Alberto Puri, i genitori e gli insegnanti. Lo spettacolo proiettato rappresenta la sintesi di un lavoro trasversale iniziato già, con le mie colleghe, in classe prima, lavoro che ha avuto come filo conduttore il tema del rispetto e della legalità nelle sue varie sfaccettature, con la finalità di far maturare nei bambini i valori della lealtà, dell’onestà, dell’uguaglianza, della collaborazione, della fiducia, dell’amicizia.
Gli alunni sono stati guidati a esplorare e a interpretare sentimenti e comportamenti, a sperimentare forme di gentilezza, di aiuto reciproco, di solidarietà, a scoprire il bello della cooperazione, del dialogo, dello scambio, per capire come relazionarsi correttamente con gli altri e gestire le emozioni nelle diverse situazioni: a scuola, in palestra, ai giardinetti, al mare, con i compagni, con gli insegnanti… Abbiamo in tutti i modi cercato di far sentire i nostri ragazzi parte di un gruppo; di un gruppo visto come una risorsa in cui trovare soluzioni ai propri problemi e su cui poter fare affidamento nei momenti di difficoltà; di un gruppo in cui il contributo di ognuno è importante e necessario; di un gruppo inclusivo che accoglie e non discrimina. Abbiamo cercato di fornire loro dei modelli positivi, dal momento che l’individualità e la competizione sono diventati ormai il credo delle nuove generazioni, proposti e sbandierati ai quattro venti da programmi televisivi come i reality show o dai social network, in cui vediamo i partecipanti disposti a tutto pur di raggiungere lo scopo.
Il percorso si riallaccia anche alle finalità del progetto “Bulli in rete”, rivolto proprio agli alunni dell’ultimo biennio di Scuola Primaria: “prevenire e contrastare la dispersione scolastica, ogni forma di discriminazione e di bullismo, anche informatico”, nell’ottica di un’educazione affettiva che potenzi le capacità introspettive e renda coscienti i ragazzi delle emozioni proprie e di quelle altrui.
Una parola è ritornata sempre in un tutte le nostre discussioni in classe, una parola semplice ma che racchiude tanti significati: RISPETTO. Il messaggio che abbiamo cercato di far passare è che se manca il rispetto ogni relazione fallisce e vengono violati i diritti della persona e la sua dignità. E’ proprio da questa parola che prende l’avvio il filmato, con un divertente sketch recitato in dialetto, in cui un gruppo di alunni si trova a discutere sulle regole che ricorrono inevitabilmente in ogni ambiente, persino in quello virtuale della “rete”; i ragazzi arrivano a riconoscere la necessità delle norme, tanto da definire il rispetto e la legalità un binomio fantastico (cfr. Gianni Rodari). Il filmato continua sulle note di “Sincerità” di Arisa il cui testo è stato trasformato e riadattato per l’occasione con le parole della Legalità “…un elemento imprescindibile, per una sicurezza stabile, che punti solo all’onestà…”; prosegue con una coreografia in cui gli alunni attraverso dei fumetti, illustrano le principali regole della comunicazione in rete, accompagnati dalla canzone “Respect” di Aretha Franklin, e con la recita di una filastrocca sui “Diritti e doveri”; i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, come sanciti dalla Convenzione ONU, vengono poi cantati in un simpatico rap.
Diritti e doveri come parti di una stessa medaglia, che si compensano e si integrano; per citare un passo della recita, ognuno di noi ha il diritto di essere felice ma, allo stesso tempo, ognuno di noi ha il dovere di impegnarsi perché ciò sia possibile. Dobbiamo fare nostri i valori di onestà, di uguaglianza, di amore e di rispetto. Solo così “Nasceranno uomini migliori”; questo il titolo della poesia di Nazim Hikmet che conclude la rappresentazione: un messaggio di speranza e di fiducia nelle nuove generazioni affinché vengano superati quei pregiudizi che sono causa di violenza, di soprusi e di emarginazione.
I volti e i sorrisi dei bambini, ripresi in alcuni momenti ricreativi, fanno da cornice finale a questo breve spettacolo, che ci auguriamo rimarrà per sempre scolpito nei loro cuori, sia per la valenza formativa del progetto stesso, sia per il coinvolgimento affettivo ed emotivo che l’ha accompagnato, in quanto conclusione di un ciclo scolastico e di un percorso fatto sì di contenuti, conoscenze e didattica, ma soprattutto di rapporti umani, di storie di vita, di quotidianità e di esperienze condivise tra alunni e docenti. L’augurio più sincero che possiamo fare ai nostri ragazzi, che stanno per iniziare una nuova esperienza alla scuola media, è di impegnarsi per dare sempre il meglio di se stessi e di trovare un sorriso e una soluzione in ogni situazione che la vita gli presenterà, di non mollare mai e di realizzare aspirazioni e sogni.
Con questo augurio e con quello del Dirigente Scolastico, che ha dedicato una bellissima lettera alle ragazze e ai ragazzi, abbiamo salutato i nostri alunni.
Ma colgo l’occasione per salutare, a nome di tutto l’Istituto, anche la nostra collega Enza Alfieri e la nostra Preside, dott.ssa Grazia Olimpieri che, dopo una lunga e onorata carriera, ci lasciano per godersi la tanto sospirata e meritata pensione. Ringraziamo Enza per la sua forza, la sua combattività e soprattutto per essere stata una maestra e una collega che non si è mai risparmiata. Ringraziamo la Dirigente per essere stata sempre presente e instancabile, disponibile e comprensiva, professionale e competente; per averci sempre supportato e per aver fatto del nostro Istituto Comprensivo un modello di innovazione, capace di rispondere alle necessità di un’utenza sempre più complessa ed esigente. Ci ricorderemo a lungo delle cose che avete fatto qui. Buona vita! E buona estate a tutti!