Se per ritrovare aperte le porte di musei e luoghi culturali di Parigi bisognerà ancora attendere qualche giorno, diverse mostre all’aperto stanno spuntando in tutta la capitale per soddisfare il desiderio d’arte dei parigini in attesa del 19 maggio. Nei giorni scorsi, ad esempio, tra la Madeleine e Place de la Concorde sono state installate cinque superbe sculture colorate, opera Julien Marinetti.
Monumentali e colorati, i Totems à ciel ouvert sono stati installati dalla Galerie Bartoux nell’elegante 8 ° arrondissement e lì resteranno per deliziare i passanti fino al 4 giugno. In gran parte ispirato dagli stili di Picasso o Basquiat, l’artista ha realizzato queste grandi statue in bronzo dipingendole in una moltitudine di colori diversi.
Per scoprirli, bisogna recarsi prima in Place Maurice Barrès per vedere i due Bâ panda, rosa e blu fucsia, che troneggiano intorno a Doggy John, un piccolo bulldog francese installato orgogliosamente come una sfinge. Quindi ci si dirige alla Madeleine, vicino a rue Royale dove un certo Teddy, un grosso orsacchiotto di due metri, si è sistemato sul marciapiede. Infine, questa volta nei pressi di Place de la Concorde, ecco Bastet, un superbo gatto egiziano che si trova a pochi metri dall’Hôtel de Crillon.
E queste fine primavera e inizio estate sembrano essere, per Parigi, proprio il periodo di un’invasione di animali artistici. Dopo il successo di Espèces en voie d’illumination e poi di Océan en voie d’illumination, il Jardin des Plantes ha inaugurato da fine aprile Fragiles Colosses, l’installazione di cinque sculture monumentali di animali di Michel Bassompierre visibili al pubblico fino al 30 agosto nel magnifico giardino del quinto arrondissement.
Singolare e riconoscibile tra tanti altri, lo stile dell’artista contemporaneo, con forme e curve pure, rende omaggio al regno animale in tutta la sua poesia e delicatezza. Orsi, gorilla ed elefanti sono i modelli preferiti dell’artista che, dopo aver girato il mondo con le sue opere, arriva ora in uno dei luoghi più affascinanti della capitale francese.
Mettendo in scena i suoi Fragiles Colosses, Michel Bassompierre ricorda in questo ossimoro come queste specie robuste e imponenti siano in realtà in pericolo. In effetti, che si tratti dell’orso bruno, del gorilla occidentale o dell’orso polare, ciascuna di queste specie è in diretta minaccia di estinzione.