Quando è stata annunciata, lo scorso febbraio, la proposta di “Marble Arch Hill” ha lasciato più di una persona perplessa: l’ultima cosa che i londinesi si aspettavano come ripartenza post-lockdown era un tumulo temporaneo alto 25 metri a una delle estremità di Oxford Street. Una collina artificiale destinata a essere l’elemento visivamente più impattante di un’iniziativa di sviluppo da 150 milioni di sterline del Westminster Council per iniettare nuova vita a Oxford Street e Marble Arch e attirare visitatori e turisti nel West End.
Tuttavia, gli scettici e i detrattori potrebbero dover ricredersi, ora che il lavoro effettivo sul progetto è iniziato davvero. Progettato dallo studio di architettura olandese MVRDV, Marble Arch Hill è destinata a torreggiare sul vicino arco progettato da John Nash a partire da luglio 2021. L’opera si fonderà su una base di impalcature, con strati di terreno e compensato a formare la collina vera e propria. Al suo interno cavo ci sarà uno spazio per mostre e display, mentre la piattaforma panoramica offrirà viste su Hyde Park, Marylebone e Oxford Street, con un sentiero che si snoda verso l’alto tra alberi e piante secolari. Riprende un po’, insomma, l’idea del Garden Bridge, solo in un parco e non in un ponte. Sul proprio account Twitter, MVRDV dipinge un’immagine affascinante dell’enorme collinetta una volta terminata: “È l’agosto del 2021. Hai incontrato alcuni amici a Oxford Street per acquistare nuovi occhiali da sole; ora siete insieme in cima al nuovo Marble Arch Hill, alla ricerca del posto più soleggiato di Hyde Park, dove più tardi condividerete un drink. A questa altezza, senti una leggera brezza sulla tua pelle … ‘
Il sottotesto del tweet in realtà lascia già intendere che non si avrà molto tempo in cima alla collina, con i visitatori limitati a 25 alla volta. Bisognerà prenotare in anticipo e pagare un biglietto d’ingresso “nominale”. Con i visitatori totali previsti pari a circa 200.000, questo probabilmente significa anche fare la fila…
Le reazioni al lancio del progetto sono state comprensibilmente contrastanti, con alcune persone che lo vedono come una distrazione da questioni più urgenti, mentre altri si limitano a mettere in dubbio le priorità infrastrutturali di Londra: “Quindi possono costruire un’intera collina vicino a Marble Arch ma non possono riparare Hammersmith Bridge?”.
Ma la Marble Arch Hill non sarà l’unica novità nello scenario urbano londinese dell’estate. Nel centro della città sta infatti per arrivare una vera e propria foresta che occuperà il cortile della Somerset House per tutta la durata della London Design Biennale, dal primo al 27 giugno. L’idea è dell’artista e designer Es Devlin e la sua installazione sarà il fulcro della Biennale.
Lo spazio all’interno della Somerset House è più abituato a concerti, proiezioni di film, piste di pattinaggio sul ghiaccio e fontane zampillanti, ma dal mese prossimo conterrà 400 alberi di 23 specie originarie del Regno Unito e dell’Europa settentrionale come parte di “Forest for Change – The Global Goals Pavilion”. Al centro ci sarà un’installazione che evidenzierà gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, che mirano ad affrontare la povertà, la disuguaglianza e la crisi climatica.