Riceviamo dal Movimento Civico di Tarquinia e pubblichiamo
Anche quest’anno e per il secondo consecutivo l’Amministrazione a guida Giulivi perpetra l’ennesimo affronto nei confronti dell’anniversario della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista… praticamente alla ricorrenza della Festa della Liberazione.
Il 25 aprile è un giorno fondamentale per la storia d’Italia e assume un particolare significato politico poiché rappresenta il simbolo della vittoriosa lotta della Resistenza Partigiana con le forze armate Alleate. L’ennesimo rifiuto alla richiesta dell’ANPI di collocare, non in forma di assembramento, una corona di fiori a ricordo di tutte le vittime che hanno combattuto per la libertà e in special modo per i caduti di Tarquinia, rappresenta l’ennesimo atto di spregio non solo per i martiri della resistenza ma anche per tutti i loro familiari e congiunti.
Nella nota di riposta emessa dalla segreteria del Sindaco si evince tra l’altro che lo stesso presenzierà solo alla deposizione della corona di alloro presso il Monumento dei Caduti. Per onor di cronaca vogliamo evidenziare che la storia del nostro paese, insegnata nelle scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia, afferma che il 4 novembre è il giorno della commemorazione dei caduti della prima guerra mondiale nonché festa dell’unità nazionale e delle forze armate (con omaggio al Milite Ignoto), mentre il 25 aprile è la ricorrenza della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo. Ricordiamolo e soprattutto insegniamolo a tutti.
Non ci possiamo poi meravigliare se oggi sono in costante crescita gli atti di violenza perpetrati nelle strade, negli stadi, nei palazzetti, nei locali pubblici ecc. e se la propaganda dei contenuti propri del partito fascista o del partito nazional-socialista tedesco è vivo e si insinua e prolifera come un virus nel ventre della nostra società. Non ci possiamo poi meravigliare se accadono dei fatti sgradevoli anche nella nostra città e ai nostri concittadini, non per ultimo quello gravissimo nei confronti del nobile gesto messo in atto da una nostra concittadina la quale, con due studenti, ha reso omaggio, deponendo due mazzi di fiori, al busto che ricorda il primo sindaco di Tarquinia del dopoguerra nonché deputato della Repubblica dott. Domenico Emanuelli e alle vittime tarquiniesi della Resistenza, per poi accorgersi che, a distanza di pochissime ore, qualcuno aveva rimosso i due mazzi… forse pensando che fossero rifiuti lasciati lì, maldestramente, da qualche passante!
Sappiamo benissimo che all’interno di molte amministrazioni covano nostalgici del ventennio, ma vogliamo ricordare a loro ed a tutti quelli che ricoprono un ruolo pubblico in questa e in altre città che lo devono soprattutto alla libertà conquistata dalla lotta di Liberazione. La democrazia, al pari della libertà, non è mai conquistata una volta per tutte, deve restare un riferimento costante sia dell’azione dei pubblici rappresentanti ma anche grande impresa dei partiti nati dalla Liberazione stessa.Proprio per quest’ultimo motivo prettamente di genesi politica, come Movimento Civico per Tarquinia abbiamo il dovere di diffondere lo spirito d’appello che è venuto a scemare dal 1945 fino ai giorni d’oggi, quello della ricostruzione, quella dell’Italia, come ha richiamato il nostro Presidente Mattarella …”unita e coesa che si è rimboccata le maniche e ha saputo abbattere un passato di macerie e ostacoli. Gli anni del Piano Marshall e poi quelli che hanno portato alla stagione del Miracolo. Classi dirigenti lungimiranti e gente con la voglia di ricominciare e di crescere. Tutti alleati, in fondo, nel remare sulla stessa barca”.