Rosse, gialle, arancioni. Colori sgargianti e frasi d’impatto: la fascetta editoriale è ormai un’abitudine per chi ama sfogliare con gli occhi scaffali e vetrine delle librerie alla caccia di qualche curiosa ultima uscita.
C’è chi, un secondo dopo l’acquisto, la cestina senza pietà e chi – facendo qualche anno dopo la gioia dei collezionisti – la custodisce con cura e la ripone sulla copertuna a lettura ultimata. Quasi tutti sono consapevoli di una cosa: spesso e volentieri una fascetta… la spara grossa.
Ok, salviamo quelle che ricordano premi vinti o precedenti di successo dell’autore, ma chi di voi non si è mai imbattuto in una presentazione che spacciava paragoni improponibili, annunciava bestseller poi rivelatisi di dubbio gusto o proclamava numeri di vendita astronomici quanto irrealistici?
Da oggi, nel novero delle possibili fascette si aggiunge una versione sincera e tutta tarquiniese, quella ideata dalla libreria La Vita Nova. “La fascetta vitanoviana, l’unica che non mente”: recita infatti la versione verde con cui Elena e il suo staff contano, anche con la collaborazione dei lettori, di accompagnare tanti dei volumi presenti in libreria.
Questa particolare versione della fascetta, infatti, lascia uno spazio di libertà allo staff della libreria per recensire i propri libri preferiti, consigliare altri “cacciatori di storie”, metterli in guardia o ingolosirli, spesso recependo gli input dei tanti che frequentano la libreria-caffè tarquiniese.
Insomma, un modo carino per fare condivisione di idee anche in un momento in cui non ci si può riunire. Cosa che, tra i tavoli e gli scaffali della Vita Nova, era una dolce e affascinante abitudine, e speriamo si possa presto tornare a farlo in piena serenità.
La prima sperimentazione riguarda, peraltro, un libro tutto tarquiniese, “La tomba Pascucci”, di Enrico Renzi, firmata naturalmente da Elena, anima ideatrice della Vita Nova: “Tarquinia più viva che mai, l’ironia, le risate tante e la suspance. Una vera sorpresa. Leggetelo, adesso, subito!”
Curiosità di fine articolo: sapete quando è nata l’idea di apporre una fascetta attorno a un volume? Secondo alcune fonti – ma non c’è una versione certa né di questa storia né della sua esclusività – la prima apparizione sarebbe del 1856 e avrebbe avvolto la ristampa di Foglie d’erba del poeta statunitense Walt Withman.