Il Ministero dell’Istruzione ha riaperto i termini per la selezione degli assistenti di lingua italiana all’estero ma solo per i candidati che non hanno la cittadinanza italiana. Il Direttore generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione, Maria Assunta Palermo, ha infatti firmato il provvedimento che integra l’avviso del 18 gennaio scorso che escludeva dal bando i cittadini stranieri.
Nel nuovo atto ufficiale si specifica dunque che “possono partecipare alla selezione degli assistenti di lingua italiana all’estero non solo coloro che siano in possesso della cittadinanza italiana ma anche i candidati muniti della cittadinanza di uno degli Stati membri dell’Unione Europea o di Paesi terzi che si trovano nelle condizioni di cui all’articolo 38, commi 1 e 3-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 ovvero che siano titolari di Carta Blu UE, ai sensi degli articoli 7 e 12 della Direttiva 2009/50/CE del Consiglio Europeo ovvero familiari di cittadini italiani, ai sensi dell’articolo 23 del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30”.
Per candidarsi “occorre essere in possesso, a pena di esclusione, dei requisiti di partecipazione previsti dall’avviso di selezione e di adeguata conoscenza della lingua italiana secondo quanto previsto dalla nota del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca 7 ottobre 2013, n. 5274”. Alla luce di questa integrazione, il termine per la presentazione delle domande on-line di partecipazione alla selezione è stato riaperto fino alla data del 20 aprile 2021 incluso ore 23.59.
“La riapertura dei termini – si specifica – ha come destinatari esclusivamente potenziali aspiranti in possesso dei requisiti di cui alla presente nota e non riguarda i candidati muniti di cittadinanza italiana. Saranno esclusi, pertanto, eventuali candidati non in possesso dei suddetti requisiti”.
Gli assistenti di lingua svolgono la loro attività sotto la guida del docente di lingua italiana al quale sono affiancati nelle istituzioni scolastiche del Paese di destinazione. Devono operare “con disponibilità e spirito di iniziativa”, nella consapevolezza che “la qualità del lavoro svolto può fornire un piccolo ma significativo contributo alla promozione e alla conoscenza della lingua e della cultura italiana nel Paese ospite”. In particolare, si richiede all’assistente “un supporto didattico specifico per lo sviluppo delle competenze linguistico-comunicative riferite al parlato. Infatti, l’assistente deve dare priorità alle attività di comprensione/produzione/interazione orali non trascurando di trattare argomenti di cultura e civiltà secondo un approccio interculturale, utilizzando il più possibile documenti autentici, risorse digitali e strumenti tecnologici”