Da sempre, il lavoro di dipendente pubblico è l’ambizione di molti. Garantisce una certa stabilità economica oltre che una crescita professionale e per questo accedervi non è un’operazione semplice. Richiede tanto studio, un impegno costante e molta pazienza.
A differenza del settore privato, il lavoro nel settore pubblico trova il proprio fondamento nella Costituzione, in particolare, secondo quanto previsto dall’articolo 97 al comma 3: Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.
Al concorso possono accedervi tutti i cittadini italiani che abbiano i requisiti per lavorare nella Pubblica Amministrazione. Quindi, non è sufficiente superare dei colloqui in più step, ma l’accesso ai pubblici uffici è subordinato alla pubblicazione di un concorso pubblico in Gazzetta Ufficiale, all’espletamento e dunque al superamento di prove preselettive, scritte e orali.
Tuttavia, vi sono casi in cui non è richiesto l’accesso mediante concorso, ma l’iscrizione a liste di collocamento, in questo caso si tratta pur sempre di un’eccezione. Parlo di posizioni per le quali è necessario possedere solo un titolo della scuola dell’obbligo.
Requisiti per accedere al Concorso pubblico
Per poter accedere a un concorso pubblico occorre essere in possesso, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda di ammissione, di alcuni requisiti generali stabiliti dall’art. 2, del D.P.R. 487 del 9 maggio 1994. Innanzitutto bisogna essere in possesso della cittadinanza italiana o di un paese dell’Unione Europea, avere un’età non inferiore ai 18 anni, avere idoneità fisica a ricoprire l’impiego. Bisogna poi non essere stati in passato destituiti o dispensati dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione, non aver riportato condanne penali o non aver procedimenti penali in corso, che impediscano la costituzione del rapporto d’impiego con la Pubblica Amministrazione, essere in regola con le leggi concernenti gli obblighi militari, godere dei diritti politici, e infine possesso di accertate conoscenze dell’uso di apparecchiature e software informatici e di almeno una lingua straniera (salvo diverse disposizioni dell’ente). Eventuali ulteriori requisiti sono indicati nel bando di concorso.
Ma come ci si può preparare al meglio?
Oltre ai requisiti standard richiesti, l’accesso ai concorsi per lavorare nella Pubblica Amministrazione richiede, generalmente, il titolo di scuola secondaria oppure il possesso di una laurea di primo o secondo livello. Per questa ragione, le migliori facoltà che offrono in termini formativi un ottimo background sono il percorso di scienze politiche, giurisprudenza, economia, scienze dell’amministrazione. Tanto nella modalità tradizionale quanto in quella telematica, queste facoltà sono quelle in grado di dare le basi che spaziano dalle materie giuridiche a quelle economiche necessarie per la preparazione del concorso. Tuttavia, spesso coloro che aspirano ad entrare nel settore pubblico hanno già un lavoro e conseguire un titolo di studio che apra le porte ai concorsi è spesso un’operazione complessa, soprattutto quando è richiesta la frequenza obbligatoria. Per questa ragione, una valida opzione potrebbe essere l’iscrizione presso università che adottano la metodologia e-learning, come l’università Unicusano, dove i corsi sono accessibili online 24h/24. In questa modalità, gli studenti potranno accedere alle lezioni a distanza riuscendo a far coincidere il lavoro con lo studio senza ansie o preoccupazioni di sorta.