Riceviamo dall’Associazione SuperAbile Viterbo e pubblichiamo
“E’ stato un grande onore ricevere la telefonata dal Quirinale”. Alfredo Boldorini ripercorre le tappe che hanno portato dall’indicazione al conferimento del titolo di Alfiere della Repubblica al piccolo Simone Moi.
Erano i primi giorni di febbraio dell’anno scorso quando – considerando il percorso intrapreso da Simone Moi, ipovedente, ascoltati i genitori Fabio e Simona – il presidente dell’associazione SuperAbile Viterbo APS decise di inviare una segnalazione all’attenzione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la sua nomina ad Alfiere della Repubblica.
“Tutti i componenti della nostra associazione – afferma Alfredo Boldorini – sono stati colpiti dalla storia di Simone. Dal momento della sua conoscenza – durante il Tarquinia Horse Show, evento splendidamente organizzato da Letizia Benedetti e la sua associazione ed al quale era presente anche Vittoria Cecilia, la sua insegnante di equitazione – Simone è entrato a far parte del nostro sodalizio, aiutandoci nel nostro cammino di crescita”.
Importantissimo anche il suo contributo nelle sue scuole. “Da quel giorno, grazie alla disponibilità ed alla sensibilità dei suoi genitori – aggiunge Boldorini – abbiamo avuto la possibilità di avere Simone con noi nelle scuole: il risultato è stato eccezionale. Dall’l’ISS Cardarelli – sia nella sezione di Tarquinia sia in quella di Tuscania – fino alla trasferta a Campobasso per l’evento organizzato dal CIP Molise della presidente Donatella Perrella, la sua energia e la sua determinazione sono state contagiose. Dato il successo, professori ed alunni ci hanno chiesto di riaverlo in altre conferenze. Il messaggio di forza, resilienza e speranza che incarna Simone è infatti unico nel suo genere. Un bambino che parla ai ragazzi del liceo su come affrontare e superare le avversità della vita è una cosa del tutto sorprendente”.
E quindi la segnalazione diretta al Quirinale per il conferimento dell’onorificenza. “Eravamo in debito nei confronti di Simone – ammette Alfredo Boldorini -, volevamo in qualche modo ricambiare, se lo meritava. Come peraltro già fatto con altri ragazzi in passato ci siamo adoperati affinché avessero il giusto riconoscimento. Mercoledì scorso (10 marzo) abbiamo ricevuto una bellissima, emozionante ed inaspettata telefonata dalla Presidenza della Repubblica – che ringraziamo per l’alto senso civico dimostrato – dove ci veniva comunicato non solo il conferimento del premio a Simone ma che trovavano interessanti anche le nostre attività istituzionali. In aggiunta ci è stato chiesto anche di darne notizia ai genitori: cosi abbiamo avuto pure il piacere di darne notizia a Fabio e Simona. È stato un altro momento molto emozionante. Insomma una bella pagina sia per Simone e la sua famiglia che per la nostra associazione che si è ritrovata, non solo catapultata addirittura sul sito istituzionale della Presidenza della Repubblica, ma direttamente coinvolta anche nei tanti articoli usciti sulle maggiori testate nazionali che ringraziamo per aver rilanciato la notizia sui rispettivi canali”.