“Quindi io vi invito, se mi invitate vengo, faccio il segretario, vi ripeto, del partito democratico elevato, ci mettiamo 2050 nel simbolo, io ci sto un anno, un annetto, Conte sta di là un annetto, parliamo con tutti e facciamo dei progetti comuni. Questa è l’idea che mi è venuta stanotte! Ecco perché non dormo e quindi dovrò prendermi dei tranquillanti, grazie”: così Bebbe Grillo stamani sul proprio blog lancia la provocazione di lui, anima e fondatore del Movimento 5 Stelle, alla guida appena lasciante vacante da Zingaretti del Partito Democratico. Il tutto, nel giorno in cui le sardine, dopo mesi di silenzio, “occupano” con tende e sacchi a pelo la sede del partito al grido di “Se il Pd non va al Paese, il Paese andrà al Pd”.
“E’ tutta la notte che sogno – per tornare alle parole di Grillo – che mi sveglio di notte, penso a dieci progetti, venti contemporaneamente, scrivo fogli, foglietti, ho la mente disordinata, nell’entropia, seconda legge della termodinamica. Ho fatto una considerazione, io non sono iscritto al MoVimento 5 Stelle, non sono riuscito a votare. Mi ero iscritto al pd qualche anno fa, vi ricordate alla sezione di Arzachena, poi mi dettero indietro i soldi e la tessera, e Fassino fece la sua premonizione dicendo: si prenda, si faccia un partito. Poi vedo la situazione del partito democratico, vedo la nostra, vedo una coalizione di forze antagoniste che devono governare insieme, capitanate da una personalità diciamo straordinaria come può essere Draghi, però tutto questo per la pandemia”.
“Se non ci fosse la pandemia – prosegue Grillo – non avremmo fatto un governo così, non staremmo insieme, io non sarei qui a dirvi quello che vi sto per dire. Quando risolveremo, se si potrà risolvere col vaccino, spero di sì, a breve tempo, dovremo sempre conviverci, quindi riprogettare il tempo, riprogettare le città, architetti, antropologi e designer, dovremmo essere elastici nel tempo, nello spazio, nei trasporti, nel produrre cose, nel turismo.
Dobbiamo riprogettare tutto, non possiamo farci concorrenza, destra, sinistra. La concorrenza, non funziona più, non funziona nell’evoluzione, non funziona, proprio nella legge della termodinamica. Siamo nel caos ma il caos è creativo, quindi ho visto questo partito, il partito democratico che va via una buona persona. E’ nauseata un po’ da tutto come siamo un po’ tutti nauseati dalla politica, dai partiti. Forse c’è un momento di riflessione, il Pd deve avere una narrazione, deve avere un progetto, io non ho mai sentito parole come transizione, ecologia, energie rinnovabili, eppure sono tutte cose che sono sul piatto adesso. I giovani, sia di destra e sinistra, non è fare un muro contro il fascismo, sta cambiando anche lì, io credo che la Meloni, che i leghisti, i giovani, non ci siano queste differenze incredibili.
Quindi io mi propongo per fare il vostro segretario elevato del partito democratico, mettete 2050 nel vostro simbolo, come sarà nel nostro prossimo con Conte, sarà 2050, invito tutti i partiti a mettere 2050 nel loro simbolo, facciamo un progetto in comune, ne usciremo in un modo straordinario e io vengo lì, metto a disposizione i progetti, sarà tutto diverso nel futuro, sarà come progettare un agricoltore fra dieci anni”.
Intanto da stamani è partito il presidio a oltranza, con tende e sacchi a pelo, annunciato ieri dal movimento delle 6000 Sardine: dalle 12 ha preso il via la manifestazione davanti alla sede del Partito democratico capeggiata dal volto mediatico del movimento, Mattia Santori.