Come da prassi negli ultimi tempi, il sindaco di Monte Argentario Francesco Borghini ha aggiornato ieri i propri concittadini sulla situazione Covid-19 sul promontorio.
“L’andamento settimanale della situazione legata alla pandemia nel nostro Comune registra un incremento dei casi anche se, percentualmente, più moderato rispetto al quadro nazionale e regionale. Il propagarsi del virus coincide con le sue diverse variazioni che assumono il nome dal paese in cui sono state per la prima volta registrate. L’inglese, la sudafricana, la brasiliana e, ultima, la nigeriana. Tra queste quella che ha preso più campo nella nostra Nazione è quella “inglese” la cui presenza tra i nuovi contagiati supera ormai il 50% dei casi. Sembra dimostrato essere solo più propagabile anche se, grazie al cielo, non è più letale e pericolosa. La sua tipicità è però quella di diffondersi più facilmente della originaria cinese tra le fasce giovanili e, inevitabilmente, da queste introdotte nei loro nuclei familiari. Non a caso vado reiterando le raccomandazioni ai giovani che non osservano, per come dovrebbero, le necessarie e note attenzioni. I reparti ospedalieri, anche nella nostra ASL, sono ormai al limite della sopportazione ed il rischio che molti reparti dedicati ad altre patologie siano chiusi per essere destinati ad ospitare i contagiati dalla pandemia è elevato”.
“Come è noto il piano di vaccinazioni ha subito su tutto il territorio nazionale una decelerazione a causa della carenza dei vaccini stessi. In questi giorni dovrebbe essere ripreso con rinnovata efficacia ed attendiamo tutti, con fiducia e speranza, che ciò avvenga, consapevoli che per sconfiggere questo maledetto virus sia l’unica possibilità concreta”.
“I numeri di questa mattina rilevano a Monte Argentario n. 17 persone in isolamento per positività. Tra questi ben 6 sono giovani e 13 appartengono a 4 nuclei familiari. Il soggetto indicato come ospedalizzato nel mio report di venerdì scorso è stato dimesso e continua il percorso di guarigione presso la propria abitazione. Nel contempo si è reso necessario il ricovero ospedaliero in reparto ordinario di malattie infettive di Grosseto per un anziano ammalato. Dall’inizio della pandemia il numero complessivo dei contagiati (residenti e non) che hanno scontato la quarantena a Monte Argentario è di 151, mentre quello dei loro contatti, che pure hanno dovuto obbligatoriamente rimanere per due settimane ai loro domicili nel nostro comune, ed anche ai quali abbiamo dovuto garantire le debite e necessarie assistenze, sono ben 531. Da questi numeri si può facilmente evincere quale sia stato e sia l’impegno della Pubblica Amministrazione in senso lato e del Comune in particolare nella gestione della pandemia”.
“Mercoledì scorso ho partecipato insieme a tutti i sindaci dei Comuni costieri della provincia di Grosseto, ad una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presenti il Prefetto ed il Questore di Grosseto ed i Comandanti provinciali delle Forze di Polizia. Il tema discusso, ovviamente, era quello della situazione pandemica e dei possibili interventi che le forze dell’ordine dovranno attivare per contenere, per quanto possibile, le affluenze da fuori comune o regione e gli assembramenti. Questo anche in considerazione dell’avvicinarsi delle festività pasquali. Le regole dettate dai vari provvedimenti non aiutano certo ad evitare, come invece sarebbe necessario, questi afflussi. Seconde case accessibili per motivi a volte ingiustificati, imbarcazioni parimenti raggiungibili per operazioni manutentorie, ritorno al comune di residenza (ricordo che a Monte Argentario risultano residenti centinaia di persone che non vivono la quotidianità paesana) rendono difficilmente controllabili i vari territori dei comuni a prevalente economia legata al turismo. Abbiamo avuto assicurazione, come sindaci, che le Forze di Polizia faranno di tutto per contenere il fenomeno e per perseguire e sanzionare i contravventori. Confidiamo che ciò avvenga e che tutti i cittadini si rendano conto della gravità del momento e si dimostrino maturi per affrontarla”.