Riceviamo dall’Istituto San Benedetto di Tarquinia e pubblichiamo
Non serve aspettare l’8 marzo di ogni anno per ricordarci che le donne hanno pari dignità e pari diritti degli uomini. Non serve rimarcare che al tempo del Covid-19 a pagare di più sia la donna nella perdita del lavoro, nell’accudimento esclusivo dei figli, nell’isolamento della casa che, troppe volte, la rende fragile preda della violenza del maschio che scarica su di lei tensioni economiche, sociali e psicologiche accumulate in un lunghissimo anno di pandemia.
Non serve ricordare che la donna, oggi, pur non rifiutando l’eterno ruolo di figlia, compagna, moglie, madre e nonna, abbia voglia di sorprendere soprattutto se stessa, rompendo gli schemi, andando per sentieri oltre le strade tracciate per lei. E poter dire: Sono ciò che voglio essere ed è così che io onoro la vita.
L’Istituto San Benedetto di Tarquinia, in linea con questa filosofia di vita e come ormai da tradizione, nella giornata dell’8 marzo sospende le attività didattiche curricolari per dedicare l’intera mattinata al tema della donna.
Gli studenti, dalla prima media al quinto liceo, guidati dai loro professori parteciperanno a lezioni programmate, mirate e calibrate sulla loro fascia d’età. Ecco allora che l’8 marzo diventa per la scuola un’occasione didattica per ricapitolare il cammino della donna, per focalizzare con una poesia, una foto, una canzone, una biografia, un profilo femminile che ha lasciato traccia. Il risultato è un programma ricco, che spazia tra gli altri da Nefertiti a JK Rowling, da Elisabetta I a Samantha Cristoforetti, da Ipazia di Alessandria a Emily Dickinson e Maria Montessori, non dimenticando di toccare i temi della differenza di genere, della condizione femminile sul lavoro o del ruolo della donna nelle istituzioni.