Riceviamo dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia e pubblichiamo
Nonostante i ritardi legati all’emergenza sanitaria, il MIBACT ha recentemente comunicato l’erogazione di finanziamenti destinati a quegli Istituti culturali che hanno una progettualità ritenuta qualitativamente e scientificamente valida. Su 390 Istituti e Associazioni su tutto il territorio nazionale che hanno visto premiata la propria attività, la Società Tarquiniense d’Arte e Storia si è piazzata tra i primi sessanta, davanti a Istituzioni di altissimo livello. Estrema soddisfazione è stata espressa dal presidente Alessandra Sileoni, sottolineando l’importanza di avere a Tarquinia un’associazione che riesca a catalizzare l’attenzione nazionale sulla cittadina tirrenica.
Dopo un anno che ha visto un arresto imprevisto della programmazione culturale, ma in cui il sodalizio tarquiniese è comunque riuscito a portare avanti progetti onerosi come il “Premio Città di Tarquinia Vasco Palombini” con una eco insperata, sono in previsione vari eventi nei prossimi mesi, che hanno come unica incognita le disposizioni in materia COVID.
Il lavoro avviato dal nuovo Consiglio direttivo vedrà la presentazione del primo numero della rivista “Tyrrenikà”, edita con la collaborazione e il sostegno della Assonautica di Tarquinia “G. Maffei”, riguardante le scoperte archeologiche e gli studi condotti lungo la costa tirrenica; incontro con i curatori di “Treni Letterari. La ferrovia della Maremma, tra Cardarelli e Cassola” con la collaborazione dell’Università per Stranieri di Perugia, in seno al Certame Cardarellino dell’I.I.S.S. Vincenzo Cardarelli; una mostra documentaria sui Bruschi Falgari con l’esposizione di lettere, ricevute, fotografie e libri mastri per fare luce sulla quotidianità e il tenore di vita della famiglia; un Convegno internazionale di Studi di due giorni sulla nascita e la storia del Patrimonio di San Pietro, a cui hanno già aderito docenti universitari, italiani e stranieri, e funzionari statali, tra cui il Soprintendente Margherita Eichberg e l’ispettore di zona Daniele Federico Maras.