Riceviamo dal comitato Promotore del 50esimo Anniversario del Terremoto di Tuscania 1971-2021 e pubblichiamo
Ad una settimana dalla ricorrenza del 50° Anniversario del Terremoto di Tuscania (1971-2021), il Comitato Promotore, composto da Alessandro Tizi, Federico Costantini e Gabriele Pierantozzi, traccia un primo bilancio dell’iniziativa e intende ringraziare quanti hanno aiutato e supportato l’organizzazione delle celebrazioni.
Nelle due giornate di venerdì 5 e sabato 6 febbraio, Tuscania è stata percorsa da una serie di celebrazioni e manifestazioni, nella maggior parte simboliche e virtuali, che l’Amministrazione Comunale di Tuscania, la Comunità Parrocchiale di Tuscania e la Pro Loco di Tuscania hanno fortemente voluto promuovere per non smarrire la memoria di uno dei momenti più tragici della città e della sua comunità.
“La partecipazione della cittadinanza, anche se fortemente limitata a causa dell’emergenza sanitaria, è stata commovente – affermano dal Comitato Promotore – e la vicinanza e il supporto delle istituzioni e delle decine di associazioni cittadine che hanno seguito le celebrazioni sono stati il simbolo di una comunità coesa e unita, così come fu la rinascita post sisma.
Al momento della scossa, alle ore 19.09, l’intero centro storico è stato oscurato e sono risuonate stridenti le sirene e le campane, così come la notte del 6 febbraio 1971 era stata lacerata dalle grida di allarme e dalle lacrime dei sopravvissuti. Un momento estremamente commovente, che è stato seguito in Piazza F. Basile dai rappresentanti delle istituzioni, tra cui S.E. il Prefetto di Viterbo Giovanni Bruno, S.E. il Vescovo di Viterbo Mons. Lino Fumagalli, il Sindaco di Tuscania Fabio Bartolacci, i sindaci dei comuni limitrofi, Arlena di Castro, Tessennano e Piansano, il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri e il Comando della Polizia Locale, e dai delegati delle associazioni civili e combattentistiche tuscanesi.
Nel pomeriggio si era svolta, invece, presso la Cattedrale di San Giacomo, la Santa Messa in ricordo delle 37 vittime del sisma. È stata una giornata densa di celebrazioni, densa di memoria. Una memoria che non si ferma neanche nell’anno della pandemia.
Ora – continuano i promotori – inizia l’anno del Cinquantenario. Sono in fase di progettazione e di organizzazioni molte iniziative che hanno l’obiettivo di ricordare il sisma, la tragedia che ha colpito tutti i tuscanesi, ma anche i soccorsi, l’aiuto dei volontari, e soprattutto il lungo e difficoltoso processo di ricostruzione, che tra luci ed ombre ha condotto alla rinascita di Tuscania.
A cinquant’anni dal terremoto è giunto il momento di riaprire il libro della memoria anche su questo tema e su una fase che ha dato vita ad una nuova, diversa Tuscania, ad una nuova e diversa comunità. Molte sono le associazioni locali che stanno lavorando a mostre, conferenze, manifestazioni, raccolte di dati, documentari, coinvolgendo i più giovani, che non hanno provato sulla loro pelle la tragedia del sisma, ma che hanno conosciuto la Tuscania cambiata dal sisma. Appuntamento, quindi, alla prossima iniziativa nel segno del Cinquantesimo Anniversario del Terremoto di Tuscania (1971-2021).