Riceviamo e pubblichiamo
Come è semplice rispondere a Caci: “Ma la Peruzzi da che parte sta?”
Sto dalla parte della politica seria e coerente, con chi non rinnega le proprie radici, con chi ha voglia di portare in vista la propria bandiera, che è simbolo di valori comuni, conquistati nel tempo con la forza del dialogo e del confronto, in una visione solidale e condivisa.
Sto dalla parte di chi non si nasconde dietro un marchio temporaneo, fuggente e ingannevole, dalla parte di chi non si limita a criticare, ma vuole costruire senza vacui proclami.
Sto con chi vuole governare alla luce di principi e di valori politici armonici, noti, riconosciuti, in cui la partecipazione voluta e consapevole viene cercata e sollecitata senza dirigismi o vieti autoritarismi.
Sto dalla parte di chi, come me, non appartiene a nessun partito – ed ecco il perché del mio simbolo unico – ma che, senza aver fatto mai prima politica, decide seriamente di mettersi alla prova e offre il proprio tempo e le proprie capacità, sorretto da valori e ideali consolidati. Il simbolo, di cui parla Caci, è il mio simbolo, perché Paola Peruzzi non è il candidato del PD ma è il candidato che, non appartenendo a nessun partito e non avendo mai fatto prima politica, è stato scelto ed è sostenuto da una coalizione di partiti legati da ideali e principi comuni, al fine di rappresentare un percorso rinnovato, più aperto e partecipato della Politica con la “P” maiuscola.
Paola Peruzzi