Riceviamo dall’IIS Cardarelli di Tarquinia e pubblichiamo
Il Direttore di Coldiretti di Viterbo Elvino Pasquali e il Presidente della Centrale Ortofrutticola di Tarquinia Alessandro Serafini accompagnati da Stefano De Paolis responsabile Comunicazione della Coldiretti di Civitavecchia, in visita all’IIS Cardarelli di Tarquinia per conoscere la realtà operativa della nuova sezione di Agraria.
Accompagnati dal Dirigente scolastico, Dott.ssa Laura Piroli e dai responsabili del nuovissimo laboratorio di Chimica Agraria, Eupremia Nigro e Andrea Profili, hanno potuto approfondire quanto in questi anni l’Istituto è riuscito a mettere in campo per supportare con tecnologie avanzate il Corso di Produzioni e Trasformazioni per il diploma di Perito Agrario.
“Il laboratorio – descrive la Prof.ssa Nigro – è dotato di due cappe laminari per la microbiologia e la micropropagazione dove è possibile lavorare in condizioni sterili e una cappa chimica dove vengono condotte quelle esperienze in cui sono impiegate sostanze volatili o tossiche come ad esempio nella determinazione dell’acidità dell’olio d’oliva dove viene impiegato l’etere etilico.”
“Il laboratorio è dotato di una moderna autoclave dotata di display, dove vengono sterilizzati i terreni di coltura impiegati in micropropagazione, di un estrattore di oli essenziali e di un distillatore da laboratorio di acqua distillata oltre che di bilance analitiche, vetreria di base e un piccolo reagentario ventilato e dotato di filtri.”
“In questo laboratorio siamo in grado di analizzare in maniera didattica, ma il più possibile rigorosa, insieme agli alunni, sia fisicamente che chimicamente il terreno agrario, le farine e i principali prodotti ad uso alimentare quali latte, olio e vino e aceto”
“Il laboratorio – prosegue il Dott. Profili – è dotato di una camera a temperatura e luminosità controllata, dove vengono poste le provette dei terreni di coltura a base di agar, con all’interno le piantine micropropagate, monitorati in tutte le fasi della loro crescita; in questo modo possiamo ottenere dei veri e propri cloni di esemplari di specie ad interesse agrario per noi vantaggiosi e replicarli in maniera indefinita; attualmente siamo impegnati nella micropropagazione dell’olivo, del basilico e del broccolo mentre precedentemente è stata micropropagata con successo la specie floreale violetta africana”.
Gli ospiti hanno potuto poi visitare le altre strutture fra cui la nuovissima serra sperimentale in fase di attivazione che anche grazie al generoso contributo della Centrale Ortofrutticola di Tarquinia e di altre strutture territoriali è a disposizione dei nostri studenti di agraria.
“È stato un bellissimo gesto, – commenta la Dott.ssa Piroli, – la manifestazione di interesse e vicinanza di questa importantissima organizzazione professionale. Il segno che la nostra scelta di fornire all’utenza del nostro comprensorio un corso di studi fortemente calato in uno dei cuori pulsanti dell’agricoltura italiana, con un taglio dinamico e moderno, aperto al mondo agricolo e desiderosi di contribuire al necessario rinnovamento professionale indispensabile per il futuro della nuova agricoltura è risultata una scelta giusta e condivisa.”
Il Dott. Pasquali a nome della sua organizzazione ha confermato la forte attenzione di Coldiretti al nuovo corso di Tarquinia assicurando un pieno appoggio alle varie iniziative di promozione sul territorio anche rispetto ad un maggiore azione informativa degli alunni delle scuole medie e assicurando inoltre un coinvolgimento diretto di Coldiretti ai progetti di potenziamento e ampliamento delle strutture della sezione di agraria e della tecnologia al servizio del corso di studi.
“Il nostro Istituto,- conclude la Dirigente scolastica Laura Piroli – nel ringraziare calorosamente gli ospiti, mette a disposizione del mondo agricolo le sue strutture perle possibili iniziative utili per il territorio. La scuola sempre di più vuole essere un punto di continuo scambio di idee tra i nostri studenti e gli agricoltori per aumentare le motivazioni dei futuri periti agrari ma soprattutto finalizzarne l’ apprendimento alle reali esigenze del mondo agricolo.”