Porte e finestre che tremano e un paio di boati avvertiti in varie zone del Lazio, da Roma Sud a vari paesi della Tuscia, Tarquinia inclusa: assume i toni del giallo quanto accaduto nel pomeriggio di ieri, poco prima delle 16, accendendo la curiosità di molti cittadini delle località coinvolte e stimolando molte reazioni e commenti sui social.
Quello che di primo impatto, infatti, era sembrata una scossa di terremoto – e di questo aveva parlato anche la stampa nazionale – pare infatti non trovare riscontro nei dati dell’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, da cui non è giunta alcuna segnalazione.
E allora secondo alcuni può essersi verificato un “boom sonico”, prodotto dal cono di Mach generato dalle onde d’urto create da un oggetto, forse aereo, che si muove con velocità superiore a quella del suono.
Ma come riporta Leggo, però, poche settimane fa a Capena, sempre in provincia di Roma, era stato avvertito un forte boato che spiazzò la stessa Ingv, con il presidente Doglioni che ne giustificò il rumore con «un fenomeno di sifonamento carsico», ovvero legato «non a terremoti veri e propri ma a movimenti d’acqua del sistema carsico sotterraneo».