Il grande protagonista, è vero, è il vino, e questo non è in discussione. Ma nel peregrinare tra una degustazione e l’altra all’ombra delle torri di Tarquinia – destreggiandosi tra le circa sessanta opzioni di degustazione, con oltre trenta cantine rappresentate – è utile, sfizioso e goloso accompagnare il vino con qualcosa da mettere sotto i denti. O, semplicemente, godersi la passeggiata nell’atmosfera del centro storico, tra mostre, spettacoli e mercatini, assaggiando qualche idea gustosa.
Nasce così l’idea dello street food, con le tante attività cittadine che aprono una “finestra” sul DiVino per proporre ai visitatori qualcosa di atipico, speciale, adatto all’occasione. Già detto nei giorni scorsi di ristoranti, bar, gelaterie ed enoteche, oggi spieghiamo come non manchino le scelte legate a pizzerie e forni.
Così la pizza diventa DiVina, con variazioni sul tema, senza dimenticare i fritti, dalle patatine agli arancini. E ancora i panini, le ciambelline e un’infinità di opzioni tra cui scegliere, o pianificando “a tavolino” il menu della serata o lasciandosi trasportare via via dalle tentazioni.
E non mancherà la fritta, quella buona e di stagione delle realtà agricole locali, con due stand pronte a garantire una soluzione fresca da alternare con il calice. L’edizione 2020 del Divino Etrusco, inserita nell’ambito di “Lazio delle Meraviglie” della Regione Lazio, è organizzata dal Comune di Tarquinia con la collaborazione della Proloco Tarquinia e la Direzione museale del Lazio e con il patrocinio della Provincia di Viterbo e della Camera di Commercio di Viterbo.