Riceviamo dal Comune di Vitorchiano e pubblichiamo
Una “Casa della memoria e delle arti”, un vero e proprio polo museale multimediale centrato nei locali ex Beauty Farm del complesso comunale di Sant’Agnese. È questa l’idea del Comune di Vitorchiano che ha fatto redigere uno specifico progetto e già chiesto i finanziamenti necessari per poterlo realizzare. L’idea è quella di un percorso che racconterà le bellezze e le peculiarità del territorio e dell’edificio stesso. L’elemento preponderante sarà la nobile pietra del peperino, che rende famosa nel mondo Vitorchiano. Nelle sale verrà installata un’esperienza di realtà virtuale immersiva di grandi dimensioni e impatto emozionale e che farà rivivere le storie degli abitanti di Vitorchiano. Il percorso mostrerà tutte le fasi di lavorazione del peperino, dalle antichità a oggi. Ci sarà quindi un’alternanza di virtuale e reale con l’esposizione di materiale e attrezzi artigianali e artistici anche su teche illuminate e pannelli con didascalie. L’esperienza sarà esaltata da una particolare cura dell’audio che sarà diffuso con sistema dolby deep sound per dare spazialità verosimile anche al suono oltre che all’immagine. Il sistema di proiezioni e diffusione sonora sarà anche a disposizione per un utilizzo convegnistico per presentazioni, workshop e mostre temporanee. Un ulteriore elemento di valorizzazione digitale sarà rappresentato da uno schermo verticale touch dove saranno fruibili contenuti di approfondimento, documenti e applicativi interattivi. Inoltre dallo schermo si potrà consultare il sito web.
“Tutto questo – ricorda l’assessore ai LLPP Cruciani – all’interno dell’edificio trecentesco di Sant’Agnese, incastonato nel nostro suggestivo borgo medioevale, classificato come uno dei borghi più Belli d’Italia e Bandiera Arancione, con il duplice obbiettivo di renderlo nuovamente fruibile e farlo tornare, passo dopo passo, il cuore del borgo.
Un edificio finalmente nella piena disponibilità del Comune di Vitorchiano dopo un lungo contenzioso nato molti anni fa, un immobile caratterizzato dai suoi ampi e diversificati spazi e che si presta in maniera mirabile a diventare il contenitore di un istituto culturale a più facce, legato al filo rosso della memoria, del peperino e dei saperi artigiani ed artistici.”
“Il complesso Sant’Agnese – aggiunge il sindaco Ruggero Grassotti – può senz’altro essere un polo conoscitivo, espositivo ed attrattivo di ampio e diffuso impatto sociale e culturale in grado di stimolare attività riguardanti diversi campi del sapere, della storia (dai Longobardi a Terra fedele di Roma), dell’enogastronomia e delle produzioni tipiche (cavatelli), della cultura e delle arti. Un luogo della cultura, punto di riferimento indispensabile per compiere studi, ricerche, divulgazioni ed eventi riguardanti le specificità del territorio della Tuscia. Con questo progetto – conclude il primo cittadino – facciamo un ulteriore passo in avanti verso quel percorso di valorizzazione del territorio iniziato nel 2016 e progressivamente portato avanti dall’amministrazione comunale. Abbiamo fatto una scelta molto chiara puntando sul recupero del nostro patrimonio edilizio, che può essere uno strepitoso volano per il turismo. Sant’Agnese si inserisce in questo contesto e l’auspicio di tutti è quello di poter vedere realizzata l’opera nel più breve tempo possibile”.