Riceviamo dal Partito Democratico Circolo “Domenico Emanuelli” Tarquinia e pubblichiamo
Apprendiamo dalla stampa che questo giovedì si terrà a Tarquinia l’iniziativa “restiamo liberi” per contestare il DDL Zan sull’omotransfobia.
L’iniziativa è stata proposta dal consigliere Ricci (per dovere di chiarezza, precisiamo che il consigliere Ricci ci ha comunicato che ha solo inoltrato la mail con il comunicato, chiarendo che non è né promotore né organizzatore dell’iniziativa, ndr), giovane soltanto anagraficamente ma non di mentalità, sempre molto attivo in battaglie retrograde – ricordiamo la mozione sul 5G da lui proposta in Consiglio
Comunale. Nel leggere le motivazioni di questa manifestazione restiamo sconcertati: si parla di “provvedimento liberticida”.
Ci spieghi, consigliere Ricci, che concezione ha di libertà? La libertà di discriminare e insultare le persone in base al loro orientamento sessuale con la certezza di restare impuniti? D’altro canto, è perfettamente in linea con i suoi rappresentanti in Parlamento: gli stessi che hanno presentato quasi 500 emendamenti farlocchi, alcuni dei quali hanno avuto come unico effetto quello di discriminare ancor di più.
Lei nega anche che questa sia un’emergenza nella società odierna; forse vive in un mondo parallelo, ma le diamo una notizia: l’omotransfobia è un problema, l’omotransfobia è una piaga dei nostri tempi, l’omotransfobia è una schifezza inaudita.
Si dev’essere perso, nel suo personale passaggio dall’età della pietra ai giorni nostri, i lunghi anni di battaglie per i diritti civili, le difficoltà che tante persone hanno dovuto affrontare e le lotte intraprese in nome della libertà di essere se stesse, per non sentirsi “diverse”, vittime di pregiudizi e odio gratuito, gli anni delle violenze, della discriminazione. Cose ignobili che, ad oggi, non sono cessate e che vanno contrastate e punite in una società civile.
E’ inaccettabile che qualcuno, nel 2020, possa rivendicare il diritto di discriminare – o, peggio, insultare qualcuno perché esprime i propri sentimenti. Smettetela di parlare di “libertà”. Quello che vorreste voi è tutt’altra cosa. Noi siamo dalla parte del senatore Zan, della civiltà, del progresso. Siamo dalla parte di tutti quelli che hanno subìto ingiurie, maltrattamenti e violenze a causa del proprio orientamento sessuale. Noi siamo per la libertà di essere persone, senza limiti né timori, e senza alcuna paura combatteremo sempre queste battaglie di uguaglianza e rispetto contro chi – come voi – continua a calpestarle, banalizzarle e svilirle.
Partito Democratico Circolo “Domenico Emanuelli” Tarquinia