Riceviamo da SuperAbile Viterbo e pubblichiamo
“C’è consapevolezza tra la popolazione dei rischi legati al Covid19”. Simone Farroni, medico di guardia in alcune strutture ricettive del litorale, per le interviste al Bomber Beach fa l punto della situazione sulla pandemia.
“Innanzitutto vi ringrazio – dice Simone Farroni – per avermi ospitato in questa intervista. In questi giorni dopo la piena emergenza Sars-Cov-2 stiamo vivendo un periodo particolare, di convivenza con la pandemia. Dopo lo shock della quarantena la vita ha ripreso a scorrere normalmente, anche nel settore terziario”
Com’è la situazione turistica al momento? “Il turismo al momento sta riprendendo a pieno regime, sia per i viaggiatori abituali che occasionali. Tutto è come prima, ma tutto è diverso”.
Vale a dire? “Le persone hanno iniziato a prendere coscienza di ciò che è accaduto, come appare sensibilmente nei comportamenti quotidiani di buona igiene: vengono mantenute le distanze sociali, la detersione delle mani, l’uso della fastidiosa mascherina. Ultimamente nella maggior parte della popolazione è nata una consapevolezza, di rispetto delle basilari regole dettate dalle contromisure per il virus, dove tutti noi abbiamo appreso il vero significato della ripercussione delle nostre azioni nei confronti di chi ha bisogno di essere tutelato, in particolare gli anziani ed i più deboli”.
Cosa potrebbe succedere in autunno? “Bisogna fare attenzione all’idea che “è tutto passato”, bisogna che vengano mantenute le attuali minime misure di contenimento e di prevenzione. Adesso tra amici e familiari si è ripreso un contatto fisico praticamente normale, che non deve spingersi oltre alla cerchia intima, permettendo una idonea tracciabilità. Se tutti teniamo duro ancora, potremmo evitare una possibile ulteriore epidemia in autunno, con la speranza che sia pronto il vaccino, un’ulteriore mezzo di prevenzione molto efficace. La parola d’ordine è “Perseveranza”.
C’è anche la “febbre da Covid19”… “Si, a quanto pare si! Qualche giorno fa mi hanno chiamato dal campeggio dove presto servizio dicendomi che c’era una ragazza con la febbre, essendo anche noi medici traviati dalla pandemia, il primo pensiero è stato il Coronavirus! Mi sono preparato con tutte le precauzioni del caso e vado con un dipendente verso il domicilio della ragazza, dove era stata messa in quarantena preventiva. Dopo averci parlato e averla visitata, escludo l’infezione da Covid, anche perché mi racconta di essere stata tutto il giorno al mare, e lo testimonia anche il colore rosso brillante della sua pelle. Da questa esperienza ho imparato che non sei mai troppo vecchio per prenderti una bella insolazione, e che “se senti rumore di zoccoli, non pensare ad una zebra con Covid, potrebbe essere un cavallo scottato”.