Riceviamo e pubblichiamo
È stata organizzata per giovedì 6 agosto alle ore 19.00, presso il “Parco delle Mura” di Tarquinia, una manifestazione contro il Disegno di legge Zan.
Il testo, che unifica cinque diverse proposte di legge (Boldrini, Zan, Scalfarotto, Perantoni, Bartolozzi) e che presto sarà discusso alla Camera dei Deputati, intende punire con la reclusione anche semplici atti di discriminazione fondati sull’identità di genere o sull’omofobia e transfobia.
Si tratta di inserire l’orientamento sessuale e l’identità di genere all’interno dell’attuale impianto giuridico, modificando gli articoli 604bis e 604ter del codice penale, facendo delle persone omosessuali e transessuali una categoria protetta e privilegiata, in evidente violazione del principio di uguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione. Ogni cittadino è già infatti, al pari di qualsiasi altro, ampiamente tutelato dalla violenza e da atti lesivi. Non risulta inoltre esserci oggi una “emergenza omotransfobia” tale da giustificare un così urgente, quanto superfluo, intervento legislativo, nel mezzo tra l’altro di una crisi economica senza precedenti e di una pandemia che ha sconvolto e tutt’ora sconvolge il mondo intero. Dalle bozze del Ddl Zan sembra emergere il ritratto di una nuova inquisizione: fino a 6 anni di carcere, risarcimenti astronomici, sanzioni accessorie che prevedono l’obbligo di prestare lavoro gratuito presso associazioni Lgbt, l’obbligo di permanenza in casa entro orari determinati sospensione della patente e del passaporto, divieto di detenzione di armi e divieto di partecipare ad qualsiasi forma di attività di propaganda elettorale. Il tutto in totale sfregio del principio di tassatività e certezza del diritto, con il ricorso a termini ambigui e connotati ideologicamente, nonché della libertà personale: nessuno può essere discriminato o condannato per il proprio pensiero, per la propria legittima opinione.
Noi vogliamo dire NO all’istituzione di un nuovo reato, quello di omotransfobia appunto, che non viene definito dal legislatore, lasciando così enormi spazi a interpretazioni e derive liberticide che colpiranno tutti coloro che si esprimeranno pubblicamente in modo non allineato al politicamente corretto. Il creare una categoria protetta, sulla base dell’orientamento sessuale, è contrario al principio di uguaglianza dei cittadini.Il disegno di legge prevede inoltre una “Giornata nazionale” in cui le amministrazioni dovranno promuovere, anche nelle scuole di ogni ordine e grado, cerimonie celebrative sulle tematiche Lgbt e gender, da finanziare attraverso lo stanziamento di soldi pubblici. Anche la Chiesa, tramite la conferenza episcopale italiana, si è già schierata contro, ma con questo governo il testo verrà certamente approvato, essendo già stato votato in commissione da PD, Movimento 5 stelle e Leu.In queste settimane, da Nord a Sud un popolo si sta alzando in piedi per dire “NO” al liberticida ddl Zan. Da Milano a Torino, Bari, Bologna, Firenze, Napoli, Catania, Palermo, in totale più di 100 piazze in tutta Italia (per consultare la lista completa www.restiamoliberi.it), e si continuerà in decine e decine di altre piazze fin quando si ritornerà al buonsenso e alla ragione e questo Governo penserà ai veri bisogni degli Italiani. Anche a Tarquinia si manifesterà contro questa legge liberticida e discriminatoria, bavaglio alla libertà di espressione. #restiamoliberi