Riceviamo dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Civitavecchia e pubblichiamo
Durante la quotidiana attività di controllo delle navi che scalano il porto di Civitavecchia, sono stati effettuati – sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Civitavecchia – diversi accertamenti che hanno condotto il personale della Guardia Costiera a deferire all’Autorità Giudiziaria sia navi passeggeri che navi da carico, a causa della anomala, prolungata e persistente quantità di fumi di scarico rilevata, in violazione degli articoli 650 e 674 del codice penale.
Più in dettaglio, quattro sono state le navi traghetto (di differenti compagnie di navigazione) e una la nave mercantile denunciate alla Magistratura.
Su altro versante gli ispettori qualificati della Capitaneria hanno effettuato 5 campionamenti sul carburante utilizzato, per verificarne la rispondenza ai limiti relativi al tenore di zolfo utilizzabile, e i cui risultati perverranno nei prossimi giorni.
Su alcune delle unità denunciate, sono stati inoltre condotti degli accertamenti tecnici anche da parte del RINA – registro italiano navale, tesi a verificare la presenza di eventuali malfunzionamenti degli apparati motore.
Con il progressivo aumentare dei traffici marittimi dopo il periodo emergenziale, unitamente alle particolari condizioni atmosferiche registrate negli ultimi giorni, numerose sono state anche le segnalazioni pervenute da parte di privati cittadini, nei cui confronti la Guardia Costiera intende confermare l’assoluta attenzione e l’ininterrotta presenza del proprio personale nel controllare – e se del caso sanzionare, secondo le disposizioni dell’Autorità Giudiziaria – quei comportamenti riconducibili ad ipotesi di reato per “emissioni moleste”.