Riceviamo da Maurizio Leoncelli e Roberto Massi e pubblichiamo
Abbiamo letto con perplessità l’articolo che il Dott. Marcello Marian, Segretario dell’Università Agraria di Tarquinia ha inviato a delle testate giornalistiche locali e ci sentiamo in dovere, quali Consiglieri dell’Ente di rispondere ad ogni punto esposto, non tralasciando il fatto che stiamo parlando di una figura che dovrebbe garantire imparzialità e la legittimità dell’azione amministrativa e non rilasciare dichiarazioni dal tono “politico”.
Punto 1 – La legge 168/2017 ha innanzitutto rafforzato le proprietà collettive riconoscendolo quale demanio collettivo, ad uso dei lettori spiego che in pratica è diventato come il demanio dello stato (spiagge), quindi per la prima volta viene riconosciuta l’importanza di questi territori e delle collettività originarie che ne sono uniche proprietarie. All’interno della legge è previsto anche un cambiamento della natura dell’Ente che cambia la natura dei propri organi da natura pubblica a natura privatistica senza modificare il profilo pubblico dei beni. La scelta di chiamare l’Ente “Dominio Collettivo dell’Università Agraria di Tarquinia”, non obbligatoria, non può e non deve avvenire che attraverso lo strumento dello Statuto e non per decisione estemporanea e bisogna valutare le ripercussioni che porterà a livello fiscale, contributivo e catastale. Ci ha pensato il Segretario?
Punto 2 – Dobbiamo far presente al dott. Marcello Marian che ci sono state diverse commissioni riguardanti la stesura del nuovo Statuto; esiste una bozza dello Statuto redatta dal funzionario dell’Ente che non è stata mai presa in considerazione e che anzi alcuni componenti dell’Amministrazione Borzacchi hanno stravolto rendendolo lontanissimo dai dettami della legge 168/2017? Lo sa il nuovo Segretario?
La sentenza di Bracciano prende atto della legge , non potrebbe fare altrimenti, e demanda ogni competenza al giudice ordinario e non più al TAR come è naturale che avvenga; non lo troviamo uno stravolgimento ma semplicemente un prendere atto della norma nazionale;
Punto 3 – il nuovo Segretario dell’Ente qui si riferisce all’assemblea degli utenti che diventa la vera protagonista della gestione del demanio collettivo o meglio dominio collettivo? Nella bozza dello statuto redatta dall’ex Segretario, è ben spiegata così come le sue funzioni tanto da essere prevista anche la formazione di una delegazione della stessa per renderne più snello l’operato.
Punto 4 – La Regione Lazio, nella delibera della Giunta Regionale per l’approvazione della legge di disciplina sugli Enti gestori di dominio collettivo, ha ben individuato le proprie competenze con l’istituzione di un registro ove le nuove associazioni, dotate di Statuto e stato patrimoniale, così sono chiamate, saranno iscritte.
La Regione oggi, in questa fase di transizione, ha difficoltà a intervenire, ma crediamo che nel caso dell’Università Agraria, il nuovo Segretario dimentica la mancata approvazione dei i rendiconti di gestione 2017 e 2018, il bilancio 2019 e relativo rendiconto e il bilancio 2020, tralasciando la natura del documento, sia tenuta a intervenire per ripristinare una situazione quantomeno di regolarità contabile amministrativa;
Punto 5 – Vero, il Comune ha un potere residuale legato alla vigilanza del territorio ma allora se nessun ha competenze sull’Università Agraria di Tarquinia, questo significa che nessuno può far ritornare uno stato di diritto nella gestione sia pubblica o privata? Rammentiamo al nuovo Segretario che il rendiconto 2017 e 2018 debbono essere approvati secondo le norme della contabilità pubblica e che a questo proposito il Dlgs 17472012 applica il regime sanzionatorio quale lo scioglimento del Consiglio. Chiediamo al nuovo Segretario il potere sostitutivo in caso di mancata approvazione del bilancio così come del Rendiconto di Gestione in mano a chi è?
Punto 5 – Il nuovo Segretario ha spiegato che al momento dell’approvazione del nuovo Statuto si andrà alle elezioni, così come ha già spiegato saranno eletti i nuovi organi istituzionali dando azione e valore alla collettività meglio denominata assemblea degli utenti. Il Presidente Borzacchi è a conoscenza di questo?
Dopo la lezione del Dott. Marcello Marian poniamo una domanda noi al nuovo Segretario: “Senza ignorare l’importanza del nuovo Statuto e la necessità della sua approvazione, che poteva essere avvenuto nel 2019 grazie al lavoro, completamente ignorato, dei dipendenti, come intende muoversi nel ginepraio dell’Ente: approvazione bilanci, denunce alla Procura della Repubblica, gestione contabile da parte del Presidente?