Riceviamo da M5S Tarquinia e pubblichiamo
Quando in questi anni abbiamo cercato di capire quale fosse la soluzione migliore per il completamento della S.S.675 bis, facendo convegni aperti alla cittadinanza, incontri con professionisti, studi delle carte, incontri con associazioni, l’obiettivo era arrivare ad una sintesi per proporre noi, come territorio una soluzione meno impattante possibile, soprattutto dal punto di vista del consumo di suolo. Pochi giorni fa questo principio è stato fatto proprio dal Consiglio Comunale di Tarquinia. Il tema del consumo di suolo, non è prioritario per ANAS, il cui problema sono i costi di realizzazione. Con questa logica era nato il tracciato nella Valle del Mignone, con il solo scopo di completare l’opera cercando di risparmiare il più possibile. Ma l’abbassamento del costo corrispondeva ad un maggiore consumo di suolo.
La nostra proposta per completare l’infrastruttura, derisa da un ex-sindaco di cui è noto l’atteggiamento avuto con Enel rispetto alla conversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord, è una sintesi motivata, studiata esaminando attentamente il problema.
Diminuire da due ad una le careggiate della SS-675, due corsie invece di quattro, consente lo stesso di dirottare tutto il traffico pesante a velocità costante e senza interferenze fino all’innesto con la A12. Realizzare una strada a due corsie (più quelle di emergenza) fa risparmiare centinaia di milioni di euro da destinare in parte alla realizzazione di lunghi tratti in galleria, creando così una situazione meno impattante per tutto il territorio.
La soluzione che quell’ex-sindaco aveva fatto deliberare dalla sua maggioranza consigliare, prevedeva invece di portare in superficie i tratti in galleria del tracciato detto viola (quello più vicino alla SS-1bis) a danno delle terre agricole, del bosco della Turchina-Santa Maria e del paesaggio circostante il sito dell’antica Tarquinia. La recente delibera del consiglio comunale, che come detto mette al centro la questione del consumo di suolo, di fatto azzera la proposta di quel sindaco.
Fiduciosi che la Corte Europea sventerà definitivamente il pericolo di una strada che transiti nella Valle del Mignone e considerando che tutto il nostro territorio è meritevole di tutela, abbiamo cercato di dare un contributo concreto per una buona soluzione.
Tutto è discutibile e migliorabile, ma non accettiamo scherni e prese in giro da chi, nei dieci anni a capo di una comunità, nulla ha fatto per contrastare opere che hanno lasciato, e purtroppo lasceranno, un segno indelebile su Tarquinia. C’è da chiedersi a questo punto se l’aver fatto deliberare alla sua maggioranza un tracciato che le Soprintendenze mai approverebbero, per lo scempio paesaggistico che genera, non sia stato un assist a vantaggio di chi considera le nostre terre un territorio “rapinabile”. un sostegno indiretto al tracciato verde, quello nella Valle del Mignone.
M5S Tarquinia