Verificare possibili alternative al tracciato verde: ci si aspettava una svolta dalla Corte di giustizia dell’Unione europea sul ricorso presentato da Wwf e associazioni ambientaliste sull’ultimo tratto della superstrada E45 e in effetti svolta è stata.
Per la Trasversale Orte-Civitavecchia vanno studiate soluzioni “meno dannose per l’ambiente”, se esistono. Un “se” che, pur nella soddisfazione di una sentenza in linea con i precedenti pronunciamenti anche del Ministero dell’Ambiente stesso, non permette di rilassarsi appieno.
“La valutazione negativa dell’incidenza del tracciato verde sulla zona speciale di conservazione interessata – dice la Corte – non può essere ulteriormente modificata o completata e il suo effetto diretto è impedire l’adozione del “tracciato verde”. Dopodiché, lo stesso tracciato potrà essere adottato se non vi sono soluzioni alternative, e sempre che un motivo imperativo di rilevante interesse pubblico sia giudicato prevalente sugli inevitabili effetti pregiudizievoli per l’ambiente”. Si attendono ora le reazioni dei comitati e delle istituzioni a una decisione che segna comunque un passaggio fondamentale nell’iter ormai decennale di questa opera, di recente inserita nella lista delle opere che il governo ha ritenuto strategiche e per il cui completamento sarà nominato un commissario.