Riceviamo dal PD di Tarquinia e pubblichiamo
Hanno trovato questo scatolone malconcio appeso ad un cavo Ethernet tutti quei cittadini tarquiniesi che sono andati a depositare le domande per ottenere il bonus affitti erogato dalla Regione Lazio per l’emergenza Covid.
Qualcuno, addirittura, ha pensato si trattasse di uno scherzo di dubbio gusto. Qualcun altro ha aspettato un po’ prima di inserire la sua documentazione. Ha aspettato che non passasse nessuno, per via di quella
vergogna pulita che va a braccetto con la dignità.
Non è solo uno sfregio al cittadino che paga profumate tasse, non è solo un affronto alla precarietà in cui versano molte famiglie in questo momento difficile. È proprio il simbolo di questa amministrazione arrogante che si fa beffe dei suoi cittadini e dei loro diritti, in questo caso di quello alla privacy.
Quei plichi contengono i dati sensibili dei richiedenti e i dati sensibili devono, per legge, essere trattati con i guanti bianchi, perché raccontano quello che siamo. Una scatola di cartone appesa ad una finestra può essere aperta da chiunque e in qualunque momento rivelandone il contenuto ed il Comune sarà responsabile di come quei dati sono stati trattati.
Chiediamo agli amministratori di porre fine a questa indecenza, di far sparire immediatamente il malconcio scatolone e adottare un modalità idonea e dignitosa a tutela del diritto alla riservatezza. Lo chiediamo a nome di quei cittadini che si sono sentiti umiliati proprio da chi dovrebbe tutelarli. La civiltà di un paese passa anche, e soprattutto, attraverso la difesa delle fasce più deboli della popolazione.
Partito Democratico Circolo “Domenico Emanuelli” Tarquinia