Riceviamo dal Movimento Civico per Tarquinia e pubblichiamo
Oggi 23 maggio non si celebra la “giornata in ricordo delle vittime della mafia e della criminalità organizzata” ma tutto il Mondo non può negare che questa data segna una ferita indelebile e un fallimento per la giustizia italiana in merito a quanto accaduto a Capaci il 23 maggio del 1992, anzi per quanto accaduto in tutto quel funesto anno 1992.
È moralmente inopportuno fare un elenco di persone perché quanto vorremmo affermare non si può ridurre ad un solo e mero elenco di nomi, sarebbe offensivo e riduttivo nei confronti di quanti hanno sacrificato la loro vita per donarci il senso vero di “giustizia”. Questo nostro comunicato ha come obiettivo principale quello di tenere viva nella collettività la memoria delle vittime innocenti di mafia.
Crediamo fermamente sia doveroso avere memoria e contezza del proprio passato, ne è la condizione indispensabile per avere un futuro migliore! Il fenomeno della criminalità organizzata, che ha ingiustamente disseminato tanto sangue sulle strade della nostra nazione, crediamo si possa combattere soprattutto con la coscienza e con la conoscenza che nascono dal continuo ricordo, anche se la sola memoria non è sufficiente.
In verità occorrerebbe un confronto ricorrente, un continuo incrocio e un ripetuto raccordo d’idee e di posizioni tra tutti i cittadini e tutte le istituzioni impegnate nella lotta ad ogni forma di criminalità organizzata presenti sul territorio di ogni Regione, Città o Paese.
La memoria è il solo mezzo con la quale si può lottare contro questo oscuro male! Va ricordato che una certa parte di coloro che hanno combattuto o combattono la criminalità organizzata hanno tradito loro stessi per interessi beceri.
Occorrerà un fortissimo impegno etico e morale, ma soprattutto una grande volontà politica affinché le istituzioni possano tornare ad essere libero motore di sviluppo per i cittadini.
Vorremmo fare all’amministrazione comunale una proposta che nasce proprio dal dolore e dalla forza di una madre, Felicia Bartolotta madre di Giuseppe Impastato (Peppino), il quale, tra le Sue frasi più note denuncia, …la mafia uccide, il silenzio pure…! Concludiamo dicendo che è nostra intenzione proporre ufficialmente all’amministrazione comunale di dedicare una Via o una Piazza della nostra città a Peppino Impastato, uno tra i più intrapendenti giornalisti/attivisti alla lotta alla mafia nonchè simbolo di denuncia e ribellione contro la stessa.
Il Movimento Civico per Tarquinia