Il Movimento Civico per Tarquinia sul mercato: “Risolvere il tutto con un no è molto riduttivo e non risolutivo”

Riceviamo dal Movimento Civico per Tarquinia e pubblichiamo

Estrapoliamo e rendiamo pubblico quanto riportato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 64 del 16.05.2020 disponibile, in formato elettronico, sul sito www.regione.lazio.it

ORDINA

ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica:

1. a decorrere dal 18 maggio 2020 sono consentite le seguenti attività economiche, commerciali e artigianali:

a. commercio al dettaglio in sede fissa, compresi centri commerciali e outlet;

b. commercio su aree pubbliche (mercati, posteggi fuori mercato e chioschi);

c. attività artigianali;

d. servizi di somministrazione di alimenti e bevande;

e. attività di servizi della persona (a titolo esemplificativo barbieri, parrucchieri centri estetici, centri tatuatori e piercing), con l’esclusione delle attività di gestione di bagni turchi, saune e bagni di vapore;

f. agenzie di viaggio.

2. Le attività di cui al punto 1 devono svolgersi nel rispetto dei contenuti delle Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive elaborate dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, integrate per lo specifico contesto regionale del Lazio, ed allegate alla presente ordinanza.

Diversamente da ciò siamo venuti a conoscenza che, a seguito dell’ordinanza comunale n. 16 del 19.05.2020, è stata vietata la riapertura del mercato rionale di Tarquinia fino a data da definirsi.

I rivenditori ambulanti confidavano che lo stop della loro attività, dovuto allo stato di emergenza epidemiologica, avesse oramai raggiunto la fine! Al contrario, invece, ora i tempi si allungano e come tante altre attività commerciali hanno bisogno urgentemente di tornare al lavoro.

Sarà il caso di capire e valutare come fare, logisticamente, per mettere tali attività e i relativi clienti, a norma ed in regola con le dovute indicazioni di sicurezza? Risolvere il tutto con un NO è molto riduttivo e non risolutivo!

Tra l’azzeramento degli incassi e le 600 euro una tantum, che per alcuni se non per molti hanno tardato a concretizzarsi in “liquidità”, l’emergenza Coronavirus ha messo a dura prova tutte le categorie del mondo del lavoro, non tralasciando di certo qust’ultimi. Per questo è stato tanto atteso, con impazienza, l’arrivo della Fase 2! Uno spiraglio di possibilità a seguito di quell’orizzonte temporale che le varie associazioni di categoria contavano di avere, un’occasione in più per poter ripartire in tutta sicurezza! Affermano… “Noi siamo pronti e ne abbiamo bisogno, certamente nel rispetto delle norme, però chiediamo semplicemente di poter tornare a LAVORARE!”

Non crede signor Sindaco che sarebbe stato opportuno pensare con anticipo al problema del mercato sulle aree pubbliche? Perché in molti comuni del Lazio, il giorno diciotto, le rispettive amministrazioni non si sono trovate impreparate nell’affrontare l’argomento? Negligenza o incompetenza della sua amministrazione?

Il Movimento Civico per Tarquinia