A partire dall’11 maggio, alcuni residenti dell’Ile-de-France potrebbero tornare al loro posto di lavoro. Ma come potranno spostarsi in sicurezza? Se l’offerta RATP sarà garantita al 70%, molti stanno prendendo in considerazione modi alternativi per spostarsi a Parigi e nell’Ile-de-France.
Facciamo il punto della situazione. Durante il suo discorso all’Assemblée lo scorso 28 aprile, svelando il suo piano di deconfinamento, il Primo Ministro Edouard Philippe ha annunciato che dall’11 maggio si iniziano ad allentare le misure restrittive. A quanto si sa, da quel giorno il 70% dell’offerta RATP sarà a disposizione dei cittadini, che dovranno obbligatoriamente indossare una mascherina.
Al fine di limitare i rischi di contaminazione, agli operatori del settore sarà chiesto di organizzarsi per consentire, anche in metropolitana, il rispetto del distanziamento sociale. Ad esempio, si sa che la capacità della metropolitana di Parigi sarà ridotta a meno del 30% del valore nominale. Sarà inoltre necessario utilizzare un sedile su due e indicare con delle indicazioni a terra la corretta distribuzione delle persone in attesa in banchina. Insomma, la rete di trasporti si deve preparare a limitare gli assembramenti in caso di folle.
Ma queste misure sono praticabili? Dalle colonne di Ouest-France, Thierry Babec, di Unsa RATP, ha spiegato che sarà molto difficile rispettare le distanze sociali poiché sarà impossibile evitare folle eccessive.
Per quanto riguarda la regola di un posto su due, il RATP prevede l’applicazione di un adesivo, ma i viaggiatori rispetteranno questa regola, che è essenziale per il distanziamento sociale? Per Thierry Babec, è quindi importante che quante più aziende possbili mantengano il telelavoro.
Tra i residenti dell’Ile-de-France che non avranno altra scelta che tornare al loro posto di lavoro c’è naturalmente preoccupazione all’idea di riprendere il trasporto pubblico. Così tanti stanno pensando a mezzi di trasporto alternativi.
La bicicletta sarà ovviamente la grande protagonista di questa graduale ripresa, per coloro che hanno la fortuna di dover percorrere una breve distanza. A questo proposito, il sindaco di Parigi Anne Hidalgo propone la creazione di piste ciclabili ovunque nell’Île-de-France, dalla A86 a Parigi. L’obiettivo è perciò realizzare grandi corsie sicure per le biciclette. “Sono in corso lavori su questo tema”, ha detto durante una riunione straordinaria del Conseil de Paris. La regione dell’Ile-de-France da parte sua ha annunciato il proprio impegno finanziario per la creazione della rete RER Vélo.
Anne Hidalgo ha anche aggiunto che la priorità di queste piste ciclabili sarà lungo le linee 1, 4 e 13 della metropolitana. Anche Rue de Rivoli è considerata un “percorso interessante per alleviare la pressione del trasporto pubblico”. In un’intervista ad AFP di oggi il sindaco ha parlato proprio di Rue de Rivoli: “Vorrei che ci fosse una corsia dedicata solo al ciclismo e un altra riservata solo a autobus, taxi, veicoli di emergenza e veicoli degli artigiani, ma non alle automobili. Così si potrà pedalare da est a ovest “.
Possibile una crescita nell’utilizzo di monopattini o scooter elettrici, mentre le autorità scongiliano l’utilizzo delle auto: l’aumento dell’inquinamento male si sposa con i rischi da contagio e un aumento del volume del traffico comporterebbe disagi anche nella gestione del trasporto pubblico e scolastico. Anche per questo, si stanno studiando aree di parcheggio alle porte di Parigi ben collegate alla rete ciclabile.