Riceviamo dal Comune di Monte Argentario e pubblichiamo
L’assessore all’ambiente Gianluca Gozzo ed il delegato Michele Vaiani intervengono sui conti Tari dell’Ato Rifiuti.
In questi giorni, in accordo con gli altri Comuni dell’AOR Grosseto Sud, con i quali già in precedenza al COVID-19 si era creata una forte ed importante rete di collaborazione, abbiamo sollevato anche noi, direttamente ad ATO Toscana Sud, la nostra contrarietà alla proposta di calcolare i costi per i Comuni sui rifiuti riproponendo il piano economico del 2019. In una situazione sanitaria e soprattutto economica così difficile, è infatti improponibile la logica della continuità dei conti con l’anno precedente. Tra l’altro, tale previsione è contenuta espressamente nell’art. 107 comma 5 del Decreto “Cura Italia”, che prevede non solo la proroga a fine anno per approvare il PEF ma anche la possibilità di regolare gli scostamenti tra preventivo e consuntivo (sia in positivo che in negativo) nel successivo triennio. Il che significa sostanzialmente che se i costi saranno minori rispetto all’anno precedente per innumerevoli fattori parallelamente anche le tariffe per i contribuenti dovranno scendere.
A queste istanze, l’ATO rifiuti ha già chiesto a SEI Toscana di procedere, d’intesa con i Comuni, a rivedere la progettazione dei servizi sul territorio, in base ai nuovi fabbisogni delle attività di raccolta e spazzamento, a cominciare dai Comuni con maggiore valenza turistica, come il nostro.
A ciò si aggiunga un’ulteriore istanza sottoscritta con altri comuni circa la rivisitazione di un’errata valorizzazione per il servizio “bidoncino sacchetto”, già da 3 annualità, e che per il 2020 è stato calcolato con un costo maggiore di oltre 1.100.000,00€ per tutto l’ambito: anche per il nostro comune sarebbero diverse migliaia di euro da risparmiare. Si è evidenziato quindi all’ATO la necessità di attivarsi per la corretta applicazione della tariffa.Tutto ciò si rende necessario proprio alla luce della posticipazione straordinaria dei termini per l’approvazione dei Piano Economico Finanziario 2020 a fine anno e delle richieste fatte al governo per alleggerire la tariffa, ed è naturalmente finalizzato a consentire alle amministrazioni comunali una più adeguata stima dei costi da richiedere ai cittadini e agli imprenditori in questo difficile momento.