Riceviamo dal Movimento Civico per Tarquinia e pubblichiamo
Il Movimento Civico per Tarquinia con questa nota si ricollega al ricorso al TAR vinto dagli otto sindaci contro la Talete e più precisamente dei seguenti comuni: Fabrica di Roma, Bagnoregio, Farnese, Proceno Ronciglione, Monte Romano, Villa San Giovanni in Tuscia e Grotte di Castro. I primi Cittadini di questi comuni non sono MAI voluti entrare in Talete, come invece ha fatto l’allora sindaco del comune di Tarquinia Mauro Mazzola, lasciando “bere” alla cittadinanza “acqua cara”, dopo aver speso centinaia di migliaia di euro per installare alcuni dearsenificatori (ancora funzionanti?) pagati con i soldi dei cittadini e, con la mera giustificazione che entrare in Talete era cosa indispensabile in quanto imposto dalla legge.
Eccoci in Talete. Il ricorso fatto dai suddetti comuni si fonda su una “supposizione” oggi divenuta verità inconfutabile: il ricorso al TAR del Lazio si fonda sulla perplessità della tenuta finanziaria della Talete e sulla preoccupazione di un aumento significativo delle tariffe per i loro cittadini. Si tratta di una premonizione? Questa è la domanda che si pone il movimento Civico per Tarquinia.
Di fatto, il Comune di Tarquinia si trova con il cappio della Talete, ad affrontare aumenti esagerati e costi aggiuntivi definiti “addebiti/accrediti diversi”, ovvero ogni trimestre le bollette sottostanno alla gabella di un’imposta immessa, dicono, per chi non paga i bollettini in c/c bancario, senza quindi avere la possibilità di reclamare eventuali scorrette letture o errori di altra natura. Ad oggi questi aumenti e queste gabelle pesano sempre di più, soprattutto adesso che la popolazione, a causa del COVID-19, si trova in forte disagio economico.
Ora il “latte è stato versato” e non possiamo continuare a piangervi sopra ma visto che “non è mai troppo tardi” forti di questa vittoria possiamo continuare la lotta dei cittadini per uscire dalla eccessiva voracità di Talete.
Considerato inoltre che il Consiglio comunale tenutosi il 23 dicembre 2019 si è espresso all’unanimità (maggioranza e opposizioni) per la liquidazione di Talete e ha dato mandato al sindaco in accordo con altri sindaci il raggiungimento di tale fine, si invita tutta la cittadinanza a unirsi alla decisione del Consiglio comunale e a sollecitare il primo cittadino affinché intraprenda una battaglia legale contro Talete Spa.
Il Movimento Civico per Tarquinia