Egregio Direttore,
Le scrivo perché il clima carnevalesco e il conseguente avvicinarsi delle festività pasquali mi hanno riportato in mente alcuni pensieri maturati, lo scorso anno, proprio la Domenica di Pasqua.
Tornando a casa, dopo la Processione, e nei giorni successivi, ho sentito tanti tarquiniesi lamentarsi della stessa cosa: la Statua del Cristo Risorto non “balla” come dovrebbe! E, devo dire, la critica mi trovava e mi trova tutt’ora del tutto d’accordo.
E siccome queste voci poco lusinghiere sull’avanzare del nostro Cristo Risorto le sento, puntualmente, ogni anno, con i più anziani che ricordano con nostalgia i bei tempi andati (e le spalle forti di allora), Le chiedo cortesemente di voler ospitare su L’extra una mia provocazione: perché anche a Tarquinia non abbandoniamo la tradizione dell’ereditarietà per i portatori, e introduciamo delle selezioni?
Oltre a essere un sistema più “democratico”, darebbe anche la garanzia di portatori perfettamente in forma e, forse, anche di un Cristo che molleggerebbe perfettamente tra le migliaia di teste che lo attendono, applaudono e pregano.
Spero vorrà pubblicare queste mie righe: sarei davvero curioso di sapere cosa ne pensano i tarquiniesi. Cordiali saluti
Lettera firmata