L’uscire sui balconi a suon di musica era stato il modo in cui tanti italiani hanno esorcizzato i primi giorni di quarantena e la prime paure legate al contagio da coronavirus. E oggi, a pochi giorni dalla Pasqua, proviamo a farlo diventare il modo in cui Tarquinia possa in qualche maniera vivere – nonostante tutto – un po’ dell’atmosfera del Cristo Risorto.
L’idea è semplice: domenica, in occasione della Pasqua, alle 18, in quello che sarebbe stato l’orario in cui il Cristo che corre avrebbe varcato la soglia della chiesa di San Giuseppe per iniziare il corteo per le vie cittadine, i tarquiniesi potranno radunarsi sui balconi o affacciarsi alle finestre, magari riuscendo con i mezzi a disposizione a diffondere da ciascuna abitazione la marcia più amata dalla città.
Un’iniziativa che non riguarderà, naturalmente, solo le vie di solito interessate dalla Processione, ma ogni angolo della città: così che le persone che ogni anno affollano quelle vie del centro per aspettare i tronchi e la statua possano almeno sentire la musica della banda e il rumore degli spari. Il tutto, da condividere sui social: raccoglieremo storie e filmati per raccontare, poi, l’atipica Pasqua tarquiniese ai tempi del coronavirus.