Riceviamo dal Movimento Civico per Tarquinia e pubblichiamo
Il Movimento Civico per Tarquinia ha avuto informazioni certe, ma preoccupanti, riguardo l’atteggiamento dei dirigenti dell’Ambito Territoriale Ottimale 1 (ATO.1) nei confronti del Consorzio Medio Tirreno (di cui sono soci il Comune di Civitavecchia al 60% e quello di Tarquinia al 40%) al quale richiedono la firma di un accordo per il suo scioglimento e il passaggio alla Talete Spa.
Dimenticano, tali dirigenti, che il Comune di Civitavecchia da almeno un anno e il comune di Tarquinia in un recente consiglio comunale si sono espressi in maniera contraria allo scioglimento del Consorzio ma in favore alla sua trasformazione in azienda speciale.
Dimenticano, inoltre, che il Consiglio regionale del Lazio ha votato un ordine del giorno per impegnare la Giunta regionale a emanare una nuova direttiva che salvaguardi proprio tale Consorzio.
La cosa ancora più grave è che in tali note, e in quella della stessa Talete Spa, si ordini: che il Consorzio deve continuare a erogare acqua ma senza pretendere alcun pagamento da Talete Spa e dal Comune di Tarquinia; che l’ATO.2 e ACEA debbono interrompere sia il pagamento delle bollette al consorzio, che la fornitura di acqua.
Vista l’importanza dell’argomento il quale ha un notevole riscontro dal punto di vista economico nei confronti di tutti i cittadini, nel momento in cui il “ciclone” del Covid-19 diminuirà la sua intensità, il Movimento Civico per Tarquinia richiede già ad oggi che lo stesso venga trattato in modo ufficiale dall’amministrazione comunale convocando un consiglio ad hoc.
Movimento Civico per Tarquinia