La notizia non sorprende particolarmente, perché in molti in città ne erano da tempo consapevoli e perché è ormai certo lo slittamento dei termini di isolamento da parte del Governo, ma ora è ufficiale: Tarquinia non vivrà la propria tradizione delle processioni della Settimana Santa, in particolare quella del Cristo Risorto.
A sancirlo è un decreto del vescovo della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia don Luigi Marrucci, che elenca le disposizioni per la Settimana Santa e per il mese di aprile, naturalmente legate alla diffusione dell’epidemia di Covid-19.
Nello specifico, celebrazione della Domenica delle Palme a porte chiuse, così come per il Giovedì e il Venerdì Santo. Stesso discorso per la veglia pasquale e per le Celebrazioni della domenica di Pasqua. Una specifica disposizione sospende tutte le processioni e altre pratiche “al fine di evitare assembramenti che potrebbero essere occasione di contagio virale”
Trattandosi di disposizioni per aprile, non si parla ancora della celebrazione del patrono cittadino. Si può, però, immaginare che qualora le restrizioni proseguissero, potrebbe applicarsi la stessa soluzione proposta per la festa di Santa Fermina, che potrà “essere differite al giorno in cui la comunità nazionale riprenderà la vita normale e così saranno occasione di ringraziamento e di gioia per tutti”. Per cui, chiarisce la nota, sarà celebrata in data da stabilire al momento opportuno in accordo con il Comune.