Riceviamo e pubblichiamo
Lo scorso sabato sera gli alunni delle scuole di Canepina – infanzia, primaria e media – sono stati protagonisti di un appuntamento ideato dalla dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Falcone e Borsellino”, professoressa Pierina Pelliccioni, e prontamente raccolto dal Comune e dalla Parrocchia che hanno organizzato un evento in diretta video sulla pagina Facebook della Parrocchia stessa. Un momento di riflessione e condivisione su questo difficile momento che l’Italia e il mondo stanno attraversando, a cui hanno partecipato tutte le istituzioni e le realtà locali.
Dopo l’introduzione del parroco Don Gianluca Scrimieri e i saluti del sindaco Aldo Maria Moneta, del consigliere regionale Enrico Panunzi, dei presidenti delle associazioni locali tra cui Avis, Comitato Festeggiamenti Santa Corona, Pro Loco, Gruppo Spontaneo Canepinese, le parole della dirigente scolastica hanno introdotto le lettere scritte da tutte le classi scolastiche di Canepina.
“Care ragazze e cari ragazzi – ha detto la professoressa Pelliccioni – in questi giorni in cui non siete voi ad andare a scuola, ma sono gli insegnanti a raggiungervi virtualmente nelle vostre case, ci stiamo accorgendo di quanto la scuola sia importante non solo per la vostra formazione e crescita personale, ma anche per creare quel clima di normalità di cui tutti abbiamo bisogno. Ogni giorno gli insegnanti entrano in contatto con voi attraverso un messaggio, una telefonata o un video che voi aspettate con impazienza. So che il legame tra voi e gli insegnanti, che prima era considerato una cosa scontata alla quale nessuno faceva più caso, ora emerge con indiscussa evidenza. Presto ritorneremo a scuola, tutti, più felici perché più consapevoli. Nel frattempo in questi giorni di ritiro in casa, coltivate i legami affettivi e i sentimenti nell’attesa del ritorno alla vita normale”.
Si riassume il pensiero dei ragazzi della scuola, con la lettera delle classi 3A e 3B della scuola primaria, di cui non è già stata ascoltata relativa lettura: “E’ trascorso ormai quasi un mese, siamo tutti nelle nostre case, le giornate sono tutte uguali, è arrivata la primavera e vorremmo tutti uscire, ma abbiamo compreso che non è possibile. Mancano i nonni, i compagni, la scuola, le corse in bicicletta, ci sembra di stare su una barca trasportati dalle onde che ci minacciano, ma abbiamo compreso che nessuno si salva da solo. Dai, remiamo tutti insieme! Presto giungeremo alla riva sani e salvi e allora sì, ci riabbracceremo tutti e staremo più vicini di prima”.